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Le due punte di diamante dell’Italnuoto non deludono ai Mondiali, non ci pensano nemmeno. E un’ora dopo il fantastico argento di Federica Pellegrini, dalla Kazan Arena si festeggia nuovamente un secondo posto italiano. Stavolta ci pensa Gregorio Paltrinieri, che negli 800 stile libero strappa una medaglia d’argento bellissima e forse inaspettata non perché giunta, ma perché arrivata dopo una sfida senza paura al cinese campione in carica – e favoritissimo sulla carta – Sun Yang. L’asiatico ha bisogno della sua proverbiale volata per avere ragione del “Greg” nazionale soltanto negli ultimi 50 metri. Dall’oro mondiale all’azzurro ci saranno solo 85 centesimi dopo 16 emozionanti vasche.
Dunque fa festa – e si spera sia solo l’inizio per lui - Gregorio Paltrinieri (sopra con il suo argento iridato, nella foto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefoto), già campione europeo a Berlino 2014 e da oggi vicecampione del mondo negli 800 metri. L’azzurro, stella consolidata del nuoto italiano e internazionale cercava il primo test confortante in attesa dei “suoi” 1500 metri: missione compiuta alla grande. È una gara entusiasmante quella del mezzofondista più forte dello Stivale e d’Europa. Dopo la partenza veloce dell’australiano Mackenzie Horton, il 20enne carpigiano lo segue subito. L’aussie fa il ritmo per cercare di ridurre al minimo le possibilità di rientro del campione mondiale in carica – nonché oro nei 400 di Kazan – Sun Yang. Il gigante d’Oriente regge i ritmi del duo Horton-Paltrinieri. Li aggancia ai 400 – con un passaggio velocissimo da 3’50’’09 per le caratteristiche dell’azzurro – e supera Horton, ma non Paltrinieri. L’italiano va così in testa ai 500. Sun è a distanza ravvicinata, insegue Gregorio rimanendo a mezzo secondo dal ragazzo allenato da Stefano Morini al Centro Federale di Ostia. Sa che portarsi l’asiatico al rush finale sarebbe controproducente e così prova l’allungo ai 600 metri. Ai 750 arriva il sorpasso di Sun. Ma Greg resiste strenuamente e sorprendentemente fino all’arrivo. È secondo e d’argento in 7’40’’81, nuovo record europeo per lui, che l’ha strappato – 7’42’’54 - all’amico e compagno d’allenamento Gabriele Detti (rimasto a casa per problemi fisici). Davanti a lui e mai così vicino c’è Sun – 7’39’’96 – mentre terzo resiste il giovane Mackenzie Horton (7’44’’02), alla prima medaglia mondiale. Ma ciò che conforta e galvanizza è la grandiosa prestazione dell’azzurro in una gara in cui no riponeva le maggiori aspettative in questi Mondiali: i 1500 metri, per i quali bisognerà aspettare la finale di domenica 9 agosto.
È raggiante Paltrinieri, intervistato da RaiSport all’arrivo: “Gran bella gara. Avevo programmato ogni minimo dettaglio e volevo fare un tempo del genere. Mi è riuscito. Sapevo che Sun era l’avversario da temere di più. Ho cercato di gestire la gara, cercando di fare un po’ di progressione e nell’ultimo 100 ci ho provato a sorprenderlo. Ero quasi sicuro di perdere a quel punto, ma non volevo mollare. In questi giorni sto andando veramente forte e speravo di fare un tempo del genere. I 1500? Sono la mia gara e il prospetto dopo gli 800”.
Photo Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto