Dalla Cina arriva un’altra, stavolta decisiva, bracciata verso la conquista della prima Coppa del Mondo in carriera per Rachele Bruni. La fondista azzurra (in copertina nella foto di A.Masini/ Deepbluemedia/ Insidefoto) ha trovato un piazzamento decisivo nella penultima tappa delle FINA Marathon World Cup e si assicura una dote di punti sufficiente per chiudere in testa nella graduatoria finale. Infatti, alla vigilia dell’ultimo appuntamento a Hong Kong – il prossimo 17 ottobre – l’azzurra allenata da Fabrizio Antonelli sa già di poter diventare la prima nuotatrice italiana capace di vincere la classifica generale delle maratone in acque libere. Prima di lei, infatti, il solo Valerio Cleri era riuscito a vincere la “generale” nell’edizione 2008. Oggi il margine di punti sulla sua prima inseguitrice, l’ungherese Anna Olasz, rende la pratese matematicamente prima in classifica. Ora dovrà gareggiare nell’ultimo atto, fra sei giorni, perché le regole di Coppa del Mondo FINA impongono – ai fini della classifica finale e dell’attribuzione dei titoli – la partecipazione obbligatoria all’ultima delle 10 km dopo una lunga ed estenuante stagione fatta di ben undici prove in acque libere.

Dunque manca solo l’ufficialità, ma nelle acque del bacino lacustre di Quiandao, nella contea di Chun’an situata nella prefettura cinese di Hangzhou, alla toscana dell’Esercito è “bastato” controllare e piazzarsi al settimo posto nella decima tappa del circuito dedicato ai 10mila metri. Così ha messo in cascina altri 8 decisivi punti nella corsa al titolo finale: un margine che la rende sicura di chiudere in testa. Infatti la sua rivale più accreditata alla vigilia – l’ungherese Anna Olasz – ha toccato la piastra d’arrivo con lo stesso suo tempo: 2h03’52’’. La differenza tra le due rivali è rimasta dunque la stessa, ovvero 26 punti. Un gap incolmabile.

La gara femminile è invece stata vinta dalla campionessa mondiale in carica sui 25 km e bronzo nella 10, Ana Marcela Cunha, in 2h03’36’’. La vincitrice del circuito delle maratone 2014 trova così il suo secondo successo stagionale, ma dovrà dire addio ai sogni di riconferma cedendo lo scettro alla Bruni. A Chun’an è stato un podio dominato dalle sudamericane quello delle donne, poiché al secondo posto si sono piazzate ex aequo l’ecuadoriana Samantha Arevalo e l’argentina Cecilia Biagioli, staccate entrambe di tre secondi dalla vincitrice brasiliana. Dietro di loro è giunta la tedesca Isabelle Harle (2h03’43’’).

Al maschile, invece, la gara è andata appannaggio di un altro fondista del Brasile, nonché detentore della Coppa 2014, Allan do Carmo. Il sudamericano trova così la prima vittoria nel circuito 2015 dopo due secondi posti nella prima tappa di Viedma (Argentina) e nell’ultima disputata, nell’agosto scorso, a Lac Mégantic (Canada). Il 26enne di Salvador de Bahia ha percorso i 10 km di gara in 1h53’04’’, precedendo Richard Weinberger (Canada) ed Esteban Enderica (Ecuador) rispettivamente di 4 e 5secondi. In testa alla classifica generale si mantiene il tedesco Christian Reichert – quarto a Chun’an – che sale a 85 punti. Matteo Furlan, l’unico azzurro in gara in Cina, si è classificato al settimo posto nuotando in 1h53’13’’. Il 26enne friulano tesserato per Marina Militare e Team Veneto ottiene il suo secondo miglior piazzamento stagionale nel circuito dopo il sesto posto ad Abu Dhabi.

Nella corsa per il titolo maschile, do Carmo rilancia le sue quotazioni avvicinandosi a Reichert. Proprio loro due avranno la possibilità di giocarsi la vittoria in classifica generale, con il tedesco ancora in vantaggio sul brasiliano oggi vittorioso. Tutto si deciderà sabato 17 ottobre a Hong Kong.