Tecnica del Nuoto.
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Missione compiuta. Rachele Bruni ha vinto la Coppa del Mondo FINA 2015. La fondista toscana è la prima donna italiana capace di imporsi nella classifica generale del circuito delle maratone in acque libere sui 10 km. Le è bastato giungere sesta nella tappa conclusiva di una stagione lunghissima iniziata nel mese di febbraio in Argentina – proprio con un successo della Bruni - e conclusasi stamane nelle acque di Hong Kong.
Nel circuito situato nel bacino marino davanti alla Repulse Bay, la 24enne azzurra aveva quale obiettivo obbligatorio quello di arrivare sino in fondo per suggellare un trionfo che, classifica alla mano, era già matematicamente accertato dopo la “fatica” della settimana scorsa di Chun’an. Dopo l’ottavo posto conquistato domenica scorsa sul lago cinese, l’azzurra aveva infatti staccato in maniera decisiva le rivali per il titolo. L’ultimo, fondamentale, atto di quest’oggi imponeva per regolamento – oltre a nuotare un minimo di sei maratone nell’arco della stagione – l’obbligo di partecipare per rendere la classifica generale ufficiale con la tappa considerata come una finale. Così è stato e Rachele è entrata nella storia del nuoto italiano, diventando la prima fondista di casa nostra – Valerio Cleri trionfò nel 2008 nel circuito maschile - a vincere la Coppa del circuito nato nel 2007. Nell’albo d’oro succede così alla brasiliana Ana Marcela Cunha, trionfatrice in ben tre delle cinque edizioni precedenti. Il titolo maschile è invece andato al tedesco Christian Reichert, che ha vinto la 10 km finale e il braccio di ferro conclusivo con il brasiliano – e campione nel 2014 – Allan do Carmo. Reichert diventa il secondo portacolori della Germania che fa sua la Coppa: in precedenza il connazionale Thomas Lurz vinse le edizioni 2009, 2011 e 2013.
Ma la celebrazione di Rachele Bruni è ben più che meritata. La portacolori del Centro Sportivo Esercito allenata da Fabrizio Antonelli ottiene uno dei suoi più prestigiosi successi in una carriera esplosa – perlomeno a livello di Coppa – in questo 2015. La fiorentina si è infatti imposta in ben 4 tappe del circuito di quest’anno, (a Viedma, Abu Dhabi, Setubal e Lac Mégantic). Prima di questo exploit, i suoi migliori risultati risalivano a due terzi posti ottenuti nel 2013, uniti ovviamente alle sue otto medaglie – tra cui tre d’oro individuali – conquistate agli Europei. Il successo ottenuto oggi riscatta – seppur in parte – le delusioni iridate arrivate dai due quarti posti dello scorso luglio a Kazan. Due medaglie di legno arrivate nella 10 km individuale e nel Team Event.
La gara femminile di Hong Kong è stata vinta dalla britannica, due volte iridata e vicecampionessa olimpica nel 2008, Keri-Anne Payne. Quest’ultima ha impiegato 2h05’25’’60 per avere la meglio in volata sul duo brasiliano composto da Ana Marcela Cunha (staccata di soli 10 centesimi all’arrivo) e da Poliana Okimoto (a 80 centesimi dalla vincitrice odierna). Dietro di loro si sono piazzate le tedesche Isabelle Harle e Angela Maurer davanti proprio a Rachele Bruni (2h05’29’’00 il suo crono) che ha provato a forzare il ritmo mantenendo il contatto con le prime fino all’ultimo chilometro.
Nella classifica finale di Coppa del Mondo la Bruni vince con 112 punti totali, contro i 92 della Cunha – regina di coppa nel 2010, 2012 e 2014 - e i 56 di della Payne.
In campo maschile era in programma il duello finale per il titolo tra Christian Reichert e Allan Do Carmo. Prima della gara di Hong Kong guidava il primo con 7 lunghezze di vantaggio sul brasiliano. E il braccio di ferro ha premiato il tedesco, che si è anche aggiudicato l’ultima prova in Asia. 1h56’07’’40 il crono per il nuovo re di Coppa che coglie tra l’altro la sua prima vittoria nel circuito delle maratone. Quest’anno vantava al massimo un secondo posto a Setubal e un terzo ad Abu Dhabi. Ma sono stati decisivi i suoi numerosi piazzamenti a ridosso del podio. A Hong Kong ha trovato il suo primo sigillo vincente anticipando al fotofinish (1 decimo) proprio Do Carmo. Terzo in 1h56’09’’30 è giunto il campione mondiale sulla distanza Jordan Wilimovsky (USA). Quarto il britannico Jack Burnell. L’unico italiano in gara, Matteo Furlan, si è piazzato undicesimo dopo 1h56’15’’10.
Dunque Reichert ha chiuso al primo posto la classifica generale con 103 punti totali – dopo i 20 conquistati quest’oggi -, secondo il campione uscente Alan Do Carmo (94).
Foto di Giorgio Scala / Deepbluemedia