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Nuoto

Indianapolis (USA), 11-12 dicembre 2015 – 7^ edizione del “Duel in the Pool”

Il Duel in the Pool premia ancora gli Stati Uniti: Europa k.o. 155-107

Niente da fare. La supersfida più spettacolare del nuoto rimane ancora alle stelle americane. Il Duel in the Pool resta un affare degli statunitensi, che per la settima volta consecutiva si aggiudicano la kermesse svoltasi quest'anno a Indianapolis. Nell'ultima giornata Paltrinieri cede di misura a Jaeger nei 1500 sl, mentre Orsi è quinto nei 50 sl e secondo con la 4x100 sl.

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Una vittoria netta degli Stati Uniti. Così si è chiuso il “Duel in the Pool” 2015, che per la settima volta su altrettante edizioni – la quarta contro gli atleti del Vecchio Continente - ha premiato i migliori nuotatori americani contrapposti a quelli europei. La selezione di star degli Usa vince nettamente al’Indiana University Natatorium di Indianapolis, imponendosi col punteggio finale di 155 a 107, dopo che a conclusione della prima giornata guidavano già 74-48.

Nell’ultima spettacolare – e non solo per la scenografia e il contesto da vero show – sessione di gare, gli statunitensi hanno collezionato ben 12 dei 16 successi sulle varie distanze. Tra questi le 8 distanze maschili sono andate tutte appannaggio degli atleti di casa. Il tutto condito dallo spettacolo fornito dai protagonisti velocissimi nella vasca da 25 metri della capitale dello Stato dell’Indiana: ovvero con 8 nuovi record americani e due record mondiali. In quest’ultimo caso i protagonisti si sono divisi tra i due team: da una parte Matt Grevers, che ha cancellato per 2 centesimi il primato gommato nei 100 dorso maschili (precedente di Nicholas Thoman di 48’’94) e l’altro con l’olandese Ranomi Kromowidjojo, capace di eguagliare il suo precedente primato- 23’’24 - nei 50 stile libero femminili.

Due gli azzurri in acqua nel sabato conclusivo – la nottata italiana - di gare. Da una parte Gregorio Paltrinieri, fresco primatista mondiale – in 14’08’’06 - nei 1500 stile libero, ha ingaggiato un duello spettacolare con lo statunitense Conor Jaeger, protagonista con lui della finale ai Mondiali di Kazan in vasca lunga. Ha vinto l’americano in 14'19"29 (abbassato di 11,73 secondi il precedente primato nazionale di Erik Vend - contro i 14'20"24 del 21enne carpigiano campione del mondo e d’Europa. Questi i passaggi salienti della supersfida risoltasi solo grazie al rush finale di Jaeger: 3'47"89 - 3'47"60 ai 400, 7'38"49 - 7'39"17 agli 800, 11'29"33 - 11'29"10 ai 1200, 13'24"23 - 13'24"45 ai 1400, 13'52"65 - 13'52"78 ai 1450 metri.

Marco Orsi, il secondo dei tre italiani - Luca Mencarini non ha gareggiato in nessuna gara nell’ultima giornata - presenti a Indianapolis, ha raccolto un quinto posto nei 50 stile libero. Il bolognese, vicecampione europeo in carica sulla distanza più breve del programma, ha nuotato in 21’’17. Ha vinto Nathan Adrian (20’’95), precedendo il russo Vladimir Morozov (21’’09) e il connazionale negli Usa Josh Schneider (21’’10). In chiusura il “Bomber” di Budrio allenato da Roberto Odaldi ha dato il suo contributo alla staffetta delle star europee nella vittoria sulla 4x100 sl americana. L’azzurro ha aperto la gara con un buon 46’’45 – vinto il duello con il rivale Schneider fermatosi a 47’’07 -, ma Morozov, Dreesens e Guy hanno tutti perduto le loro frazioni ai danni dei rivali Grevers, Chadwick e Adrian. Gli Usa hanno così primeggiato in 3’05’’42 – primato americano migliorato di 68 centesimi – contro l’Europa, fermatasi a 3’08’’32.

Nell’altra staffetta, la 4x100 sl femminile, le specialiste europee (Herasimenia, Kromowidjojo, Ottesen e O’Connor) hanno avuto la meglio piuttosto facilmente sulle statunitensi (Neal, Franklin, Geer e Manuel), aggiudicandosi così i 7 punti in palio per le vincitrici di una gara a squadre. 3’27’’61 contro 3’29’’05 delle battute.

Tra gli altri tre successi europei, davvero pochi nel sabato di gare, spicca senz’altro quello di Ranomi Kromowidjojo nei 50 stile libero. L’olandese è una scheggia ed eguaglia il record mondiale stabilito nell’agosto 2013 da lei stessa, nuotando in 23’’24. Velocissima anche la danese Jeanette Ottesen, seconda in 23’’49. Più indietro la prima tra le tre americane in gara, Lia Neal (terza con 23’’95). Prima vittoria nella manifestazione per Yuliya Efimova: la russa vince i 100 rana in 1’03’’19, ma si deve superare per avere la meglio di una mai doma Katie Meili, che cancella – in 1’03’’20 – di 13 centesimi il primato nazionale di 4 anni fa di Jessica Hardy, terza a Indianapolis. Non poteva mancare l’acuto di Katinka Hosszu, regina dei misti con il sigillo apposto nei 200 metri. L’ungherese primeggia nettamente in 2’03’’66, avendo la meglio sulla compagna di continente Siobhan-Marie O’Connor (2’05’’19). Terza è Melanie Margalis (Usa).

Nelle restanti gare gli americani fanno il pieno di vittorie e, di conseguenza, della maggior parte dei punti. Tra questi spicca, come detto in apertura, la superprestazione di Matt Grevers. Il 30enne campione olimpico uscente sulla distanza fa sua la sfida dei 100 dorso. Ma regala uno spettacolo memorabile abbattendo l’ostico record mondiale gommato del connazionale Thoman. 48’’92 (passaggio a metà gara in 23’’56) e resistenza a un ritmo indiavolato fino agli ultimi metri che lo fanno diventare nuovo recordman per 2 centesimi appena. Il secondo, il russo Vyatchanin è distante 1,65 secondi all’arrivo.

Bene anche Cody Miller, re dei 100 rana in 56’’43, tempo che spazza letteralmente via – 45 centesimi in meno - il precedente primato statunitense di Kevin Cordes. Dietro di lui si piazzano gli europei Daniel Gyurta e Craig Benson.

Doppio spettacolo da record americano anche nei 200 farfalla. Al femminile trionfa Camille Adams (2’03’’39 e nuova primatista per un decimo) davanti alla tedesca Franziska Hentke (2’03’’74). Sulla stessa distanza al maschile, viene emulata da Tom Shields, che però migliora sé stesso e passa – vincendo sull’europeo e danese Bromer – dall’1’50’’08 ottenuto ai Mondiali 2014 di Doha, all’1’49’’05 di Indianapolis.

Partecipa alla festa dei primati infranti anche una delle big in assoluto più attese dal Duel in the Pool 2015: Missy Franklin. La 20enne nata a Pasadena quattro volte campionessa olimpica, si prende la grande soddisfazione di battere Katinka Hosszu nei 200 stile libero. La Franklin nuota in 1’52’’74 contro l’1’52’’79 della magiara. Il tutto in una gara dall’emozionate altalena in testa tra le due con recupero – inutile – finale dell’Iron Lady.

Da segnalare anche il primato nazionale – sempre made in Usa – ottenuto nei 100 dorso donne dalla sorpresa Courtney Bartholomew. Nuota e vince la prova sulla danese Mie Nielsen, in 55’’92. Finisce in soffitta il primato del mito del nuoto americano Natalie Coughlin (55’’97 nuotato nel 2011).

Clicca qui per conoscere i risultati completi  dell’ultima giornata di gare a Indianapolis.

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