Tecnica del Nuoto.
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Tutte vittorie nette nella quattro finali della seconda giornata dei 18i Campionati del Mondo FINA a Gwangju, tre secondo pronostico, una clamorosamente sorprendente. Cominciamo da quella sorprendente, i 100m farfalla femminili, l’unica con presenza italiana, quella di Elena Di Liddo, entrata in finale con il quarto tempo (record italiano). Super favorita per la medaglia d’oro Sarah Sjostrom, miglior tempo di ingresso, quattro titoli mondiali nel suo palmares e primatista del mondo in questa specialità. Accade, invece, l’inopinabile. Quando l’asso svedese sembra avviarsi verso il suo quinto titolo mondiale, a circa 25 metri dalla fine, viene affiancata, poi superata e infine addirittura distanziata, dalla poco nota Margaret MacNeil, diciannovenne canadese dai tratti asiatici, che di forza ma con bello stile, va a vincere con un crono notevolissimo, 55.83 (26.77/29.06), a 45 centesimi dal record mondiale di 55.48 che l’ esterrefatta, e ormai senza corona, regina della specialità aveva stabilito a Rio de Janeiro il 7 agosto 2016, quando vinse la medaglia d’oro olimpica. Il regno della Sjostrom era cominciato nel 2009, ai Mondiali di Roma, quando, appena quindicenne, vinse il titolo con il record del mondo indossando il costume gommato, come si usava allora. Con grande fair play la Sjostrom, 26 anni il prossimo 17 agosto, seconda in 56.22, visibilmente sorpresa, riconosce la superiorità della più giovane avversaria (in copertina la Sjostrom si congratula con la MacNeil). Medaglia di bronzo per l’australiana Emma McKeon, sempre capace di salire su un podio, questa volta con 56.61, un crono che è già nel mirino della Di Liddo (a breve, l’8 settembre, anche lei avrà 26 anni), capace di confermare l’ottimo quarto posto delle semifinali con un altro tempo di qualità, 57.07, con cui precede per 2 centesimi l’australiana Brianna Trossell e per 4 centesimi l’americana Kelsi Dahlia.
La prima finale, i 100m rana maschili, ha in Adam Peaty il vincitore predestinato. Il “leone” britannico, 24 anni, autore del record del mondo nella semifinale della giornata precedente con 56.88 (26.33), vince il suo terzo titolo consecutivo in 57.14 (26.60/30.54), a conclusione della sua possente, consueta, nuotata in solitario. A metà gara Peaty passa in 26.60, un parziale di 3 centesimi più veloce rispetto al parziale mondiale: frutto di una partenza lampo – 0,62 il suo tempo di reazione – e, probabilmente, della sua volontà di migliorare nuovamente il limite mondiale, mancato comunque di pochissimo. Con lui salgono sul podio il connazionale James Wilby, un uno-due fantastico per la Gran Bretagna, secondo in 58.46, e il cinese Zibei Yan che con 58.63, nuovo record asiatico, soffia il bronzo al giapponese Yasuhiro Koseki, quarto in 58.93 (sotto il podio).
Nettissimo anche il successo dell’americano Calaeb Dressel nei 50m farfalla in 22.35, nuovo record dei campionati, a 8 centesimi dal record del mondo di 22.27 realizzato dall’ucraino Andrii Govorov l’1 luglio 2018 al “Sette Colli” di Roma. In questa finale Govorov non va oltre il sesto posto, in 22.91. L’americano della Florida, che avrà 23 anni il 16 agosto, sale sul podio in compagnia del russo Oleg Kostin, secondo in 22.70, e del sempre verde brasiliano Nicholas Santos, 39 anni, che con 22.79 soffia per un centesimo la medaglia di bronzo all’assai più giovane statunitense Michael Andrew (22.80), che ha la metà dei suoi anni (20). Santos, che in questa specialità aveva vinto la medaglia d’argento nelle precedenti due edizioni dei Mondiali, mostra ancora una volta di essere il più veloce di tutti in partenza, staccando dal blocco dopo 0.60 secondi dal segnale! (sotto il podio).
Nei 200m misti femminili scontatissima vittoria dell’ungherese Katinka Hosszu, 30 anni, primatista mondiale della specialità. La Hosszu, che detiene il record del mondo con 2:06.12 dal 3 agosto 2015 (Mondiali di Kazan) vince il suo quarto oro mondiale consecutivo in 2:07.53, infliggendo un distacco abissale alle sue avversarie, la prima delle quali, la cinese Shiwen Ye - oro olimpico a 16 anni a Londra 2012, poi scomparsa dai radar per alcune stagioni – conquista la medaglia d’argento in 2:08.60. Terza la canadese Sydney Pickrem in 2:08.70; fuori dal podio per 11 centesimi la statunitense Melanie Margalis, con 2:08.91 (sotto il podio).
Note esaltanti per l’Italia dalle semifinali dei 100m rana femminili e da quelle dei 200m stile libero maschili che hanno visto entrare in finale tutti e tre gli azzurri in gara, tutti con il record italiano.
Nei 100m rana Martina Carraro, 26 anni (foto sotto), e Arianna Castiglioni, 22 anni il 15 agosto, entrano in finale col quarto tempo ex aequo, record italiano per entrambe, ma con due percorsi diversi. Nella seconda semifinale la Carraro nuota in 1:06.39 (31.76), 2 centesimi in meno del precedente primato nazionale da lei stabilito il 23 aprile 2016 ai Primaverili.
La Castiglioni (sotto), invece, realizza l'ottavo tempo, 1:06.97, ex aequo con la belga Fanny Lecluyse. Nello spareggio, disputato alla fine della sessione regolare, l'azzurra annichilisce l’avversaria con 1:06.39(31.55), esattamente il tempo realizzato un’ora prima dalla Carraro (per la Lecluyse 1:07.22).
Le più veloci sono le due raniste migliori del mondo, la russa Yuliya Efimova, miglior tempo con 1:05.56, e la campionessa olimpica e mondiale, la statunitense Lilly King con 1:05.66. Terzo tempo della giapponese Reona Aoki, 1:06.30, appena 9 centesimi meglio delle due azzurre.
Nei 200m stile libero Filippo Megli, fiorentino di 22 anni (foto sotto), si qualifica per la finale con l’ottavo tempo, 1:45.76 (51.70), che però è record italiano, 53 centesimi meno del precedente record realizzato da Emiliano Brembilla ai Mondiali di Roma il 31 luglio 2009, con costume gommato.
Ottiene il miglior tempo l'australiano Clyde Lewis, unico sotto l' 1:45 con 1:44.90. Secondo tempo, senza dannarsi per il campione olimpico e mondiale Yang Sun con 1:45.31. Il terzo tempo per il lituano Danas Rapsys, vice campione europeo, con 1:45.44. Quarto tempo per il campione europeo, il britannico Duncan Scott, con 1:45.56, ex aequo con il giapponese Katsuhiro Matsumoto. Fanno scalpore le eliminazioni del vice campione del mondo, lo statunitense Townley Haas (14° in 1:46.37), e del campione del mondo di Kazan 2015, il britannico James Guy, 11° tempo con 1:45.95.
Invece, nelle semifinali dei 100m dorso deludono e vengono eliminati gli azzurri. Margherita Panziera è undicesima in 59.83, a 12 centesimi dalla qualificazione. Il miglior tempo è della campionessa del mondo e bronzo olimpico, la canadese Kylie Masse, in 58.50; la vice campionessa olimpica e mondiale, la statunitense Kathleen Baker, è quarta in 59.03 mentre è eliminata anche la campionessa europea, la russa Anastasiia Fesikova.
Simone Sabbioni e Thomas Ceccon registrano rispettivamente il 12° tempo in 53.71 (ex aequo col romeno Daniel Martin) e il 17° in 54.20: crono mediocri, lontani dal primato italiano. Il miglior tempo è del cinese Jiayu Xu con 52.17. Tra gli esclusi, col 9° tempo complessivo, anche il campione europeo, il russo Kliment Kolesnikov, 53.44.
Risultati completi: http://www.omegatiming.com/2019/18th-fina-world-championships-sw-live-results
Foto Giorgio Scala – Andrea Masini - Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Insidefoto