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Nella quarta giornata dei Campionati Europei di Budapest, Federica Pellegrini (sopra in copertina) sale per la quinta volta in carriera sul podio europeo, prendendosi l'argento in 1'56''29 (56''52) a due centesimi dalla ceca Barbara Seemanova d'oro in 1'56''27 (55'78). Fuori dal podio la campionessa in carica, nonché bronzo del 2016, la francese Charlotte Bonnet (1'56"55), preceduta dalla britannica Freya Anderson, bronzo in 1'56''42.
200 MISTI: Alberto Razzetti, (sotto con la medaglia e in azione) ottavo dopo il dorso, risale fino al secondo posto con una magnifica rana, e si prende il bronzo nei 200 misti, lasciando fuori dal podio niente di meno che l'ungherese Lazlo Cseh (bronzo olimpico a Londra 2012, settantuno medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei), quarto in 1'57''25. Il genovese (22 anni il 2 giugno) vira terzo dopo il 25"12 a delfino, poi il sali scendi dorso (30"63)-rana (32"99) e uno stile libero solido (28''51) per la chiusura da 1'57''25 inferiore solo al suo record italiano di 1'57''13 stabilito agli assoluti di Riccione nel mese di aprile.
Sul podio insieme a lui ci sono lo spagnolo Hugo Gonzalez d'oro in 1'56''76 e lo svizzero Jeremy Desplanches d'argento in 1'57''25. Per l'Italia si tratta della nona medaglia nella specialità (2-4-3); l'ultima fu l'argento di Alessio Boggiatto a Budapest nel 2006.
4x100 MISTA MIXED: Una magnifica staffetta (sotto con la medaglia e in azione) sfiora il colpo grosso, conferma il bronzo di Glasgow 2018 e porta il record italiano sul 3'42''30. Margherita Panziera (59''59), Nicolò Martinenghi (58''05), Elena Di Liddo (57''54) e Alessandro Miressi (47''16) si mettono alle spalle la Russia, argento continentale in Scozia, quarta in 3'43''60 con l'apertura di Kliment Kolesnikov da 52''09.
Si confermano campioni i britannici Kathleen Dawson, Adam Peaty (57''13), James Guy e Anna Hopkin con il record europeo di 3'38''82, che abbassa il 3'40''18 siglato dagli inglesi due anni fa in Scozia; argento per gli olandesi Kira Toussaint, Arno Kamminga, Nyls Korstanje e Femke Heemskerk in 3'41''28.
Gli azzurri aggiornano l'albo dei record succedendo alla squadra formata da Simone Sabbioni (53"40), Fabio Scozzoli (59"70), Pellegrini (52"76) e la confermata Di Liddo che nuotarono il settimo tempo mondiale in 3'43''27 a Gwangju 2019.
200 FARFALLA: Dopo un paio di stagioni sotto i suoi standard, Ilaria Cusinato si prende un eccellente quinto posto nei 200 farfalla. Si conferma campionessa europea l'ungherese Boglarka Kapas (sotto sul podio) in 2'06''50, che precede la compagna di squadra Katinka Hosszu, già d'oro nei 400 misti, argento in 2'08''14 e la russa Svetlana Chimirova in 2'08''55.
La 22enne di Cittadella, tornata ad allenarsi con Moreno Daga, argento europeo in vasca lunga a Glasgow 2018 nei 200 e nei 400 misti, chiude in 2'08''91, dopo essere passata quarta a metà gara (1'06''67).
100 DORSO: Thomas Ceccon (sotto) chiude al sesto posto, a cinque centesimi dal podio, la finale vinta dal rumeno e vice campione europeo nei 50 Robert Andrei Glinta in 52''88; con lui sul podio lo spagnolo Hugo Gonzalez in 52''90 e, terzi ex aequo, il greco Apostolos Christou e il francese Yohann Ndoye Brourad in 52''97. Il 19enne di Schio, tocca in 53''02 (27''04), non troppo lontano dal suo record italiano di 52''84.
SEMIFINALI. 100 DORSO: Benissimo Margherita Panziera che passa il turno con il quarto tempo. La 25enne di Montebelluna e campionessa continentale nella doppia distanza, allenata da Gianluca Belfiore, nuota in 59''53, abbassando di quasi di quattro decimi il crono siglato in batteria, con un ottimo ultimo 50 da 30''40, dopo un primo in controllo da 29''13. La più veloce, come nelle eliminatorie, è la britannica e argento nei 50 Kahtleen Dawson in 58''44.
200 RANA: Sorrisi per Francesca Fangio che conquista la prima finale europea della carriera. La migliore è l'inglese Molly Renshaw, bronzo europeo a Glasgow, in 2'21''55. La 25enne livornese, preparata da Renzo Bonora, nuota in 2'24''56 che vale l'ottavo tempo, non lontano dal personale nonché miglior prestazione italiana in tessuto di 2'24''26. Fuori, malgrado il personale di 2'25''07 (prec. 2'25''36 in batteria), il bronzo dei 100 rana Martina Carraro, decima in 2'25''07.
50 FARFALLA: I centesimi premiano gli azzurri nei 50 farfalla dominati al pomeriggio dall'ucraino e primatista mondiale Andriy Govorov in 22''97. Thomas Ceccon infatti si qualifica per la finale con il quinto tempo in 23''31: terza prestazione personale di sempre. Avanza anche il primatista italiano Piero Codia, allenato da Alessandro D'Alessandro e campione europeo in carica nella doppia distanza, settimo in 23''35.
200 STILE LIBERO: Non ci saranno azzurri nella finale dei 200 stile libero. Sfortunato Stefano Ballo, allenato da Antonio Sabino, già argento con la 4x200 stile libero mixed e bronzo con la 4x200 stile libero, è nono in 1'47''10, distante due centesimi dall'ottavo, e primo dei qualificati, il serbo Velimir Stjepanovic (1'47''08). Più lontano il primatista italiano Filippo Megli, allenato da Paolo Palchetti e quinto a Glasgow 2018 dov'è stato bronzo con la 4x200 stile libero, quattordicesimo in 1'47''74 e non ancora al top della condizione dopo un inverno tribolato a causa di alcuni infortuni. Comanda il russo e bronzo iridato di Gwangju Martin Malyutin in 1'45''60, unico a scendere sotto l'1'46 tra i semifinalisti.
TROFEO DELLE NAZIONI. Continua la marcia trionfale dell'Italia nella classifica per nazioni. Con l'argento di Federica Pellegrini, a due centesimi dall'oro nei 200 stile libero, e le medaglie di bronzo di Alberto Razzetti nei 200 misti e della staffetta mista mixed, gli azzurri con 27 presenze gara in finale si confermano leader con 500 punti; la Gran Bretagna (434) scavalca al secondo posto la Russia (426); al quarto e quinto posto si confermano Ungheria (312) e Olanda (209).