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Londra 2012/30a Olimpiade – Altri Bilanci

Italia decima, non ottava: lo dice l’America

Il medagliere ufficiale, che da priorità al numero delle medaglie d’oro, vede l’Italia all’ottavo posto; quello dei giornali americani che privilegia il numero totale di medaglie ci vede decimi.

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Due i punti di vista: quello ufficiale, sposato entusiasticamente da CONI e media italiani, ci vede all’ottavo posto nel medagliere per nazioni; quello americano, che privilegia il numero delle medaglie vinte, ci vede decimi. Naturalmente conta – per la statistica, per la storia e per altre cose – il medagliere ufficiale ma non hanno torto nemmeno coloro che pongono Australia e Giappone, vincitori di più medaglie complessive (e di almeno una decina di medaglie nel nuoto), davanti all’Italia (zero medaglie nel nuoto). Nel medagliere figurano 85 nazioni.

 

MEDAGLIERE PER NAZIONI (Secondo The Wall Street Journal, USA Today e altri giornali)

PAESE                                                         TOTALE

1.      Stati Uniti            46        29        29      104

2.      Cina                     38       27        23        88

3.      Russia                  24       26        32        82

4.      Gran Bretagna      29       17        19        65

5.      Germania              11       19        14        44

6.      Giappone                7       14        17        37

7.      Australia                 7       16        12        35

8.      Francia                  11       11        12        34

9.      Corea Sud             13         8          7        28

10.  Italia                         8          9        11       28

 

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La Regina ha detto “Hello”, Phelps “Goodbye”

In questa sintesi mirabile si racchiude l’intera parabola dell’Olimpiade londinese.

REGINA TRA ROGGE E FILIPPO.jpg

La regina Elisabetta tra il presidente del CIO Jacques Rogge e il principe Filippo di Edinburgo

 

La sintesi più efficace della vicenda olimpica l’ha fatta Mike Lopresti, giornalista di USA Today. Nell’edizione del 13 agosto egli ha iniziato così il suo articolo: “This was the Olympics in which the queen said hello and Michael Phelps said goodbye” (“Questa è stata l’Olimpiade in cui la regina ha detto salve e Michael Phelps ha detto arrivederci”). La presenza della regina alla cerimonia di apertura e quella dei reali a varie competizioni è stata molto apprezzata. Così come le vittorie di Phelps all’ultimo impegno agonistico della sua strabiliante carriera che lo ha visto diventare l’atleta olimpico più medagliato di sempre: in pratica, il re delle Olimpiadi. Il giornalista americano ha poi fatto un’altra bella osservazione, eccola: “Questa è l’Olimpiade che ci ha detto che il mondo è cambiato. Le esclusioni più infami sono venute non a causa del doping ma a causa di Twitter”  (basti pensare a quell’atleta greca esclusa per una frase che voleva essere spiritosa ma che è stata giudicata razzista).

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In Giappone i Medagliati Olimpici accolti come Eroi

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Anche se in termini di medaglie d’oro il Giappone ha vinto meno di quanto aveva sperato (nel nuoto è mancato l’apporto di Kosuke Kitajima) i medagliati olimpici sono stati accolti dal popolo di Tokyo come degli eroi. Una folla entusiasta di circa 500.000 persone li ha festeggiati e osannati durante la parata a Ginza, il quartiere degli affari e dello shopping, effettuata su autobus scoperti di colore rosso. Una conferma di quanto lo sport sia radicato e amato in Giappone, e una bella indicazione di quello che sarebbe il clima olimpico se Tokyo dovesse vincere la candidatura del 2020.

 

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