Tecnica del Nuoto.
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Grande attenzione per l'evento organizzato nella nuovissima sede di RCS di Via Rizzoli 8, a Milano. Ha ideato l'iniziativa ADN Swim Project, che proprio nel 2015 compie 10 anni. Andrea Di Nino nel 2005 aveva avviato questo progetto, riconosciuto oggi come progetto di qualità, forte di competenza e organizzazione.
Dopo un simpatico saluto di coach Dan Peterson, legato al nuoto perché figlio di nuotatore-allenatore, il workshop inizia per voce del padrone di casa, il Vicedirettore de La Gazzetta dello Sport Gianni Valenti.
Marco Aloi General Manager di ADN e Cristina Cantoni di ARENA, aprono i lavori, leggendo il saluto di Giovanni Malagò Presidente CONI e Paolo Barelli Presidente FIN e LEN, e Segretario Onorario FINA.
La prima parte dei lavori si occupa di analizzare l'evoluzione attraverso le nuove tecnologie nel mondo del basket, attraverso l'attenta analisi di Andrea Bassani. Sandro Fioravanti, voce storica del nuoto in TV, oggi Vicedirettore di Raisport racconta il nuoto in TV nella storia, il valore dei diritti televisivi e l'attenzione verso gli sport “minori”, in particolare verso il nuoto.
Cristiano Portas di ARENA (nella foto sotto, di Gian Mattia D'Alberto, con agli altri relatori e con Andrea Di Nino, primo a destra), racconta il ruolo strategico delle sponsorizzazioni sportive nello sviluppo della Brand Equity. Il CEO dell'azienda di Tolentino spiega come ARENA vive il rapporto con i propri testimonial: il legame con i campioni che la rappresentano diventa anche uno strumento di crescita per l'azienda stessa.
Il responsabile marketing Christoph Winterling propone il caso e l'esempio di una squadra di calcio in Italia: l’AS Roma. E il legame con il brand e le iniziative che concorrono ad ottenere grande fidelizzazione con la famiglia tipo.
Fondamentale, secondo Marco Aloi, la necessità di confronto e ispirazione per l'organizzazione di eventi nel mondo del nuoto, importante il riferimento alle esperienze dei presenti in platea Giuditta Pandini, Responsabile Tecnico del Trofeo Città di Milano Nuotatori Milanesi, e Carlo Alagna insieme a Luca Sacchi organizzatore della Swimming Cup dell'Harbour Club di Milano.
Paolo Bellino, oggi General Manager di RCS Sport, propone l'analisi della sua esperienza partendo dall'Olimpiade invernale di Torino 2006, e successivamente quella dell'organizzazione del Giro d'Italia. Importanti esempi di valorizzazione dello sport.
Stephan Caron, co-fondatore della Sport Swim Organization (2 medaglie di bronzo nei 100 stile libero, a Seul 1988 e a Barcellona 1992), ha riportato l'attenzione sull'organizzazione di eventi, attraverso la sua esperienza con il meeting di nuoto di Singapore.
Craig Lord, corrispondente degli sport acquatici per The Times, nonché gestore della blasonata pagina swimvortex.com, esprime la volontà di portare il nuoto oltre la piscina, suscitando emozione, e non in modo noioso. "L'attenzione dei media e della gente è concentrata su Giochi Olimpici e Campionati del Mondo. Ogni nazione invia i suoi migliori atleti ai grandi eventi, che però sono poco raggiungibili. Sarebbe interessante attuare cambiamenti nel format organizzativo, sfruttando meglio i supporti della tecnologia come avviene allo stadio di moderna concezione. Ci sono state migliorie, ma possiamo fare meglio e la tecnologia può aiutarci. È necessario capire cosa piace alla gente e saperlo presentare". Craig sostiene inoltre come lo sport debba auto sostenersi, pertanto è importante che gli atleti siano liberi di esporre i marchi, frutto dei rapporti commerciali che li aiutano per la loro attività.
I lavori si chiudono alle ore 14:00, platea ancora gremita, per voce di Stefano Arcobelli, Gazzetta dello Sport, che sostiene la tesi di Craig Lord, della necessità di contenere e vedere i programmi delle grandi manifestazioni (escluse le Olimpiadi), oltre a fare i complimenti per l'incontro di oggi.
Grande attenzione per il workshop, in sala presenti giornalisti del mondo acquatico come Camillo Cametti, Chairman della Commissione Stampa FINA, Luca Sacchi, commento tecnico del nuoto per la RAI, Stefano Vegliani di Mediaset, e Riccardo Signori de Il Giornale.
La crescita del settore acquatico, in particolare quella del nuoto in corsia, passa necessariamente attraverso il confronto con altre nazioni, altre attività, altri mondi, siano essi sport minori o professionistici. La speranza è che iniziative come quella di oggi si ripetano, lasciando il segno così come l'organizzatore, ADN Swim Project, ha fatto con il suo progetto.