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Nuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Nuoto/Prima giornata - Batterie

Staffette veloci e Carli in finale nel pomeriggio. Hosszu e Peaty danno subito spettacolo

Finalmente anche i protagonisti tra le corsie si sono presi la scena in questi 16esimi Campionati Mondiali di Kazan. E non sono mancate le sorprese, alcune delle quali clamorose. Katinka Hosszu comincia con un record europeo nei 200 misti. L’Italia avanza con tre frecce in finale: Diletta Carli (400 sl) e le staffette 4x100 sl maschile e femminile. In semifinale Ilaria Bianchi nei 100 farfalla. Male gli australiani.

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Katinka Hosszu Hungary 200m Medley Women

Quattro passaggi di turno per l’Italnuoto all’esordio nei Mondiali di Kazan. Nell’impianto calcistico dedicato e personalizzato in versione semi-indoor per il nuoto, arrivano subito due finali per le staffette 4x100 azzurre a stile libero, con possibilità – soprattutto per gli uomini – di entrare in zona podio. La 19enne Diletta Carli trova la finalissima dei 400 stile libero. Mentre l’unica altra azzurra capace di passare la prima batteria - nelle gare con finali domani - è Ilaria Bianchi, 14esima e penultima tra le semifinaliste  nei 100 farfalla. Splendono per ora le stelle di Katinka Hosszu (in copertina, foto di Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto– record europeo nei 200 misti – e i ranisti stellari Adam Peaty e Cameron van der Burgh. In attesa di vedere il valore di Sun Yang e Katie Ledecky, il favorito e la favorita per l’oro dei 400 stile libero.

La gara d’apertura per il nuoto in vasca alla Kazan Arena è stata quella dei 100 farfalla e preannuncia lo show di Sarah Sjostrom, fresca del primato europeo ottenuto al Settecolli 2015. Suona subito la sveglia in 56’’47, la svedesona. Da segnalare il record del mondo Juniores ottenuto dalla cinese Chen Xinyi (58’’34). La primatista italiana Ilaria Bianchi avanza in semifinale in 58’’37, 14esimo tempo. Male Elena Di Liddo, seconda azzurra iscritta autrice di 59’’38 - 32esimo crono complessivo per la pugliese - decisamente al di sotto del suo potenziale.

Nei 400 stile libero viene subito eliminata l’unica carta azzurra. Il 19enne di stanza in Florida Andrea Mitchell D’Arrigo non trova una buona gara per le sue enormi potenzialità. L’azzurro, un anno fa vicecampione d’Europa sulla distanza non va oltre il 3’51’’31 ottenuto nella semifinale di batteria. È ventisettesimo, ben lontano dall’ottavo posto che lo avrebbe portato nella finale del pomeriggio. L’oggetto misterioso Sun Yang si presenterà alla finalissima con il primo crono – 3’44’’99 – svelando il suo reale stato di forma. Secondo il giovane britannico James Guy. Va fuori a sorpresa l’Australia. Mack Horton, il 19enne australiano che deteneva il miglior tempo mondiale nel 2015. Stessa sorte per il quotato compagno di team David McKeon.

Piero Codia va fuori dalle semifinali per 14 centesimi. Il triestino primatista italiano nuota in 23’’81 – 18esimo crono complessivo – e non può nulla contro il 23’’67 di Santo Condorelli (Canada) e Dylan Carter (Trinidad & Tobago). Il primo tempo d’ingresso è di Florent Manaudou (23’’15). Il campione in carica Cesar Cielo non brilla e passa il turno per pochi centesimi.

Un sorriso pieno e una delusione per le azzurre dei 400 sl. Il primo arriva per Diletta Carli e l’altro per Alice Mizzau, impegnate nella stessa batteria di qualificazione per la finale del pomeriggio. Il bronzo il carica Boyle e Jazz Carlin fanno la gara nella batteria delle italiane. I passaggi da 2’03’’2 di Carli e 2’04’’05 di Mizzau a metà gara non sono formidabili. La 19enne viareggina trova degli ottimi 100 metri finali (30’’12) e conclude la sua prova in 4’07’’15, sesta migliore prestazione totale che la farà volare tra le magnifiche otto della finalissima. Il 4’10’’92 di Alice Mizzau le vale il 17esimo crono complessivo. Tra le favorite – o forse è meglio dire, tra l’unica favorita – per l’oro c’è la formidabile americana Katie Ledecky. Quest’ultima “saggia” l’acqua della Kazan Arena, passando con una frequenza da record del mondo nella prima metà. La giovane statunitense promette scintille per la finale e rallenta visibilmente nel finale. Visto che chiude in 4’01’’73.

Senza italiane iscritte, i 200 misti vedono primeggiare Katinka Hosszu. L’Iron Lady del nuoto non si risparmia nemmeno all’esordio e realizza il nuovo primato europeo in batteria – quali meraviglie potrà fare nei turni successivi ?- in 2’07’’30, cancellando uno dei suoi primati ancora “gommati”: il 2’07’’46 che le valse il bronzo ai Mondiali romani del 2009. Seconda la britannica Siobhan-Marie O’Connor.

Lorenzo Antonelli, l’unico azzurro iscritto ai 100 rana e debuttante assoluto in un Mondiale, non convince e nuota decisamente fuori dai suoi standard. Il campione italiano termina in 1’02’’20 è un crono troppo alto e lo colloca al 27esimo posto complessivo. Il campione olimpico Cameron van der Burgh lancia messaggi di spettacoli chiudendo in 58’’59 in batteria – sotterrato nel confronto diretto il campione del mondo in carica Christian Sprenger che finisce addirittura fuori dalle semifinali. Lo spettacolo arriva con l’ultima batteria e il duello Felipe Franca Silva- Adam Peaty, sfida vinta dal primatista mondiale in 58’’52 col nuovo record dei Campionati. La semifinale del pomeriggio promette già scintille.

La 4x100 stile libero femminile avanza in finale sfiorando il record italiano di Berlino (3’37’’88), la penultima delle quattro in programma nel pomeriggio. Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro, Federica Pellegrini e Laura Letrari ridanno una finale mondiale alla staffetta veloce dopo 12 anni. Bene Erika e Di Pietro con 54’’13 lanciato, poi il cambio con Federica Pellegrini (53’’92 lanciato) Letrari (55’’06). Primo crono d’ingresso per  le campionesse in carica degli Stati Uniti (primo crono in 3’35’’52) davanti ad Australia e . Italia chiude al quarto posto dietro le olimpioniche dell’Olanda, la Svezia e il Canada in recupero proprio nelle ultime bracciate.

Gli uomini, da 3’14’’44 con una squadra accreditata (Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini) da sogni legittimi di podio. Dopo Russia e Brasile ci sono gli azzurri e un paio di esclusioni che hanno del clamoroso. Tutto abbastanza tranquillo per gli azzurri: Dotto apre in 48’’92, seguito dal 47’’91 del Bomber di Budrio, 48’’98 per Santucci, mentre Magnini recupera la posizione sui campioni in carica della Francia e del Giappone, toccando la piastra dopo 48’’63 e una volata importante. Usa Germania e Australia out: gli americani vicecampioni olimpici e mondiali in carica sbagliano completamente con i suoi primi due frazionisti Feigen ed Erwin e apre una voragine non recuperabile da Grevers e Dwyer: tempo di 3’16’’01 così come i tedeschi. Gli aussies completano una giornata decisamente negativa al maschile chiudendo in 13esima posizione la loro batteria – 3’16’’34 il loro crono – ed eliminazione inevitabile.

Clicca qui per consultare i risultati completi.

L’appuntamento con le prime finali – si comincia dalle 16:30 italiane – vedrà l’assegnazione dei primi quattro titoli mondiali 2015: 400 stile libero maschili e femminili e 4x100 sl. L’Italia sarà presente con Diletta Carli (400 metri) e con le due Nazionali. 

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