Tecnica del Nuoto.
Clicca qui
Il sogno dell’Italia di battere gli Stati Uniti e vincere la medaglia d’oro si è rivelato un sogno impossibile.
Troppo forte la squadra americana, senza punti deboli, superiore in tutto, ben guidata dal coach Adam Krikorian.
Contro una squadra così nulla ha potuto l’Italia del CT Fabio Conti (in copertina), certamente volonterosa ma anche imprecisa in attacco e un po’ labile in difesa. Le Azzurre hanno cercato di reagire in tutti i modi. Inutilmente perché, complice la non troppo felice giornata del portiere Giulia Gorlero, 9 parate su 21 tiri, e un rigore sbagliato, il passivo ha continuato a incrementare, fino al risultato finale di 12-5, con una pesante differenza gol, - 7.
Oggi la differenza tra Stati Uniti e Italia è stata enorme, sul piano fisico, tecnico e tattico; forse anche sul piano dello spirito di squadra, che pure il Setterosa possiede in misura elevata.
Dunque, viva la medaglia d’argento. Da festeggiare serenamente , senza rimpianti, e adeguatamente.
La squadra americana ha giocato quasi tutto l’incontro con in porta la brava Ashleigh Johnson, n°13, afro-americana, 11 parate su 16 tiri a lei indirizzati.
Da quando la pallanuoto femminile è entrata nel programma delle Olimpiadi, a Sydney 2000, gli Stati Uniti sono sempre riusciti a salire sul podio: oltre alle 2 medaglie d’oro vinte nelle ultime edizioni, vantano anche 2 medaglie d’argento (Sydney 2000 e Pechino 2008) e una di bronzo (Atene 2004).
Nell’odierna formazione degli Stati Uniti figurano soltanto due giocatrici fra quelle che avevano vinto il titolo a Londra 2012, Maggie Steffens e Kami Craig.
Per l’Italia, prima di Rio una sola medaglia, d’oro, ad Atene 2004. Unica superstite di quella formazione la capitana Tania Di Mario, 37 anni (foto sotto), anche oggi autrice di una splendida prova e dell’ultimo gol dell’Italia: uno spettacolare “golazo”, come dicono qui, a 28 secondi dalla fine, da quasi metà campo, per siglare la fine della sua lunghissima e gloriosa carriera, dopo 378 presenze in Nazionale.
Il Tabellino dell’Italia
Stati Uniti-Italia 12-5 (4-2, 1-2, 4-0, 3-1)
Stati Uniti: Hill, Musselman 1, Seidemann 1, Fattal 2, Clark, Steffens 1, Mathewson 1, Neushul 3, A. Fischer, Gilchrist, M. Fischer 2, Craig 1, Johnson. All. Adam Krikorian
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti, Queirolo, Radicchi 2, Aiello, Di Mario 1, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri, Cotti, Frassinetti, Teani. All. Fabio Conti
Arbitri: Alexandrescu (ROU) e Buch (ESP)
Note - Nel terzo tempo, al minuto 3'21", la Johnson para un rigore alla Bianconi. Nel quarto tempo, al minuto 5'28", cambio di portiere negli Usa: entra Hill. Superiorità numeriche: Italia 0/3 e USA 1/2.
Finale per la medaglia di bronzo
Tra Ungheria e Russia pareggio di 12-12 dopo i tempi regolamentari. Quasi la metà dei gol russi (5) sono stati realizzati dalla numero 2, Nadezhda Glyzina. Molto sofferta anche la fase dei tiri di rigore. La Russia non perdona il primo errore dell’Ungheria e li vince 7-6, per un totale cumulato di 19 gol a 12. Tripudio delle russe, pianti e disperazione per le ungheresi.
Finali di Classificazione
Per il 5° e 6° posto sono di fronte due squadre che a Londra 2012 erano salite sul podio, l’Australia e la Spagna che quattro anni fa vinsero rispettivamente la medaglia di bronzo e quella d’argento. Al termine di un match equilibrato vince di misura la formazione iberica, 12-10, grazie soprattutto ai 7 gol realizzati (su 9 tiri, 77.8 la percentuale di efficienza) dal suo numero 10, il poderoso centro boa Roser Tarrago.
Per il 7° e 8° posto la Cina travolge il Brasile realizzando il doppio dei gol degli avversari, 10 contro 5 subiti.
Risultati delle Finali
Per il 7° e 8° posto: Brasile-Cina 5 – 10 (2:2, 0:2; 0:2, 3:4)
Per il 5° e 6° posto: Australia- Spagna 10 - 12 (5:4, 2:3; 1:3, 2:2)
Per il 3° e 4° posto: Ungheria-Russia 18 - 19 dtr; 12-12 (3:3, 3:4, 3:1, 3:4); rigori 6:7
Per il 1° e 2° posto: Stati Uniti – Italia 12-5 (4:1, 1:2; 4:1, 3:1)
Classifica finale
1 Stati Uniti, medaglia d’oro
2 Italia, medaglia d’argento
3 Russia, medaglia di bronzo
4 Ungheria
5 Spagna
6 Australia
7 Cina
8 Brasile
Foto Giorgio Scala e Andrea Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto