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L’unica che avrebbe garantito un po’ di tensione alla gara dei 200m stile libero, che Federica Pellegrini (in copertina) ha dominato, l’emergente americana Mallory Comerford, ha dato forfait ed è partita in anticipo da Indianapolis per preparare al meglio i campionati NCAA (in yard). Così Federica ha gareggiato incontrastata e ha vinto in 1:56.07, un tempo buono per questo inizio di stagione (1 secondo e mezzo circa in più del suo personale in tessuto che è di 1:54.55) al quale corrispondono 922 punti FINA.
Nella mattinata l’azzurra aveva realizzato il miglior tempo delle batterie con 1:57.80. Con questa prestazione la Pellegrini ha lanciato un messaggio chiaro a tutte: sul podio mondiale di Budapest lei ci sarà comunque, e sarà la settima volta consecutiva.
Dopo la Pellegrini ha toccato la sedicenne americana Kayla Sanchez, con un promettente 1:58.46. Terzo posto ex aequo, con 1:58.78, per la cinese Menghui Zhu e la canadese Katerine Savard.
In questa giornata soltanto il crono con cui il giapponese Daiya Seto ha vinto i 400m misti, 4:10.22, ha meritato di più (925 punti).
Sul podio virtuale delle tre migliori prestazioni anche ol’1:55.04 con il cinese Jiayu Xu (sotto) ha vinto i 200m dorso, peraltro impegnato duramente dal californiano Jacob Pebley, secondo in 1:55.56 (920 punti FINA). Terzo, assai distante, in 1:58.32, uno dei mostri sacri della specialità, il giapponese Ryosuke Irie.
Interessante pure il 2:08.68 (897 punti), migliore prestazione mondiale del 2017, con cui Hilary Caldwell ha vinto i 200m dorso femminili (sotto).
La canadese, che compirà 25 anni il 13 marzo e che in questa stessa gara aveva vinto la medaglia di bronzo sia ai Mondiali di Barcellona nel 2013 sia alle Olimpiadi di Rio nel 2016 ed è campionessa Pan Americana in carica, ha fatto meglio di quanto l’australiana Emily Seebohm, poche ore prima, aveva realizzato a Sydney quando, come riferito ieri, aveva vinto col tempo di 2:08.77. Agli albori di questa stagione, dunque, la Caldwell ribadisce di voler essere ancora un’attrice principale della specialità, e di aspirare al podio mondiale a Budapest. Alle sue spalle la cinese Yaxin Liu in 2:09.80, nono crono stagionale, e la 25enne canadese, di scuola americana Dominique Bouchard in 2:10.41 (ai Mondiali 2015 fu sesta). L’emergente Liu, che ha 17 anni, aveva ben figurato alle Olimpiadi di Rio ottenendo il quarto tempo delle semifinali e il settimo posto in finale.
Senza grandi emozioni le altre gare. Podio tutto britannico nei 200m stile libero maschili: James Guy li ha vinti in 1:47.11 davanti a Duncan Scott, 1:47.29, e Stephen Milne, 1:48.31.
Oro britannico anche nei 400m misti femminili con Hanna Miley: la nuotatrice scozzese, con 4:40.22, ha preceduto la connazionale Abbie Wood, 4:40.38, e la cinese Shiwen Ye, 4:42.44. Come si vede, la campionessa olimpica di Londra 2012 non molla e punta al riscatto ai prossimi Mondiali: d’altra parte è ancora una teenager, ha soltanto 19 anni.
Mediocri i tempi con cui sono stati vinti i 50m stile libero: fra i maschi ha prevalso Nathan Adrian (USA), già vincitore dei 100 metri nella prima giornata, con 22.09. Luca Dotto ha vinto la finale B in 22.41. Fra le donne si è imposta, con 24.97, la cinese Menghui Zhu, una delle maggiori protagoniste di questo meeting.