Tecnica del Nuoto.
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La copertina della prima giornata del 56° Trofeo “Sette Colli”, tradizionale meeting internazionale in vasca lunga in svolgimento nella splendida cornice dello Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma, spetta a Simona Quadarella. La mezzofondista azzurra, 20 anni, di Roma, allenata da Christian Minotti alla Canottieri Aniene, come tutti presentatasi al blocco di partenza carica di lavoro e senza una preparazione specifica per questo meeting, considerato da molti l’ultimo esame - o test, se si preferisce - prima dei Campionati del Mondo in programma a Gwangju, in Corea del Sud, dal 21 al 28 luglio (fra circa un mese ), ha sciorinato una prestazione di grande pregio, frutto di una gara volitiva e arrembante, con ogni frazione interna da 50 metri percorsa fra i 31.60 e i 31.92 secondi, un vero metronomo; sotto i 31 secondi soltanto i 50 metri d’apertura, nuotati in 30.02 e la frazione conclusiva, percorsa in 30.24. Una spettacolare galoppata solitaria la sua conclusa col tempo di 15:48.84, record della manifestazione (precedente 15:56.81, della stessa Quadarella), migliore prestazione personale e terzo crono mondiale 2019, equivalente a 912 punti FINA.
Certo, i record di riferimento sono ancora distanti: lo stratosferico record mondiale realizzato dall’americana Katie Ledecky il 16 maggio 2018 a Indianapolis è più veloce di quasi mezzo minuto (15:20.48) e quello europeo stabilito il 30 luglio 2013 ai Mondiali di Barcellona dalla danese Lotte Friis sta sotto di circa 10 secondi (15:38.88). In avvicinamento, a meno di 4 secondi, invece, il record italiano di 15:44.93, realizzato nella stessa vasca da Alessia Filippi il 28 luglio 2009 ai Mondiali FINA ( con costume gommato ). Tuttavia il tasso di progressione di Simona lascia prevedere ulteriori miglioramenti a breve, sin da Gwangju, da dove la Quadarella accarezza la speranza di tornare in patria almeno con una medaglia d’oro.
Di pregio il 3:45.76 con cui Gabriele Detti, che ha gareggiato stanco e stracarico di lavoro, ha vinto i 400m stile libero, terzo crono stagionale mondiale equivalente a 926 punti FINA. Dopo un iniziale 26.46 l’allievo di Stefano Morini ha innestato una velocità di crociera nel range dei 28 secondi ogni 50 metri. Dietro a lui bene anche Matteo Ciampi, secondo in 3:48.73.
La gara femminile è vinta dalla diciottenne ungherese Ajna Kesely con un discreto 4:04.70.
Confortante prova di Simone Sabbioni che, dopo l’infortunio alla spalla di sette mesi fa, sembra essere tornato in buona forma: lo dimostra il secondo posto conseguito nei 50m dorso, col primato personale di 24.97, dietro all’americano Michael Andrew, vincitore con 24.39.
La gara femminile è stata vinta dalla brasiliana Etiene Medeiros, campionessa del mondo della specialità, in 27.64 (930 punti). Con lei sul podio l’australiana Holly Barratt (28.00) e Silvia Scalia (28.11).
Nei 100 rana donne netta vittoria della veterana spagnola Jessica Vall Montero che si aggiudica la gara in 1:06.67 grazie a un’irresistibile seconda metà dell’ultima vasca. Martina Carraro deve accontentarsi del secondo posto con 1:07.04.
Da segnalare il record italiano ragazze realizzato in finale B da Benedetta Pilato, 14 anni, vincitrice in 1:08.74 (record migliorato di 14 centesimi).
Nella gara maschile ovvio successo del britannico primatista del mondo Adam Peaty che domina in 58.72 (919 punti). Ottimo secondo posto per Nicolò Martinenghi, con 59.30. Soltanto settimo in 1:00.19 Fabio Scozzoli.
Bella e di pregio la finale dei 50m stile libero uomini con il brasiliano Bruno Fratus che con 21.42 (930 punti FINA) la spunta sul rientrante colosso francese Florent Manaudou, secondo con 21.72, un crono eccellente per lui dopo lo stop di circa tre anni durante i quali si è dedicato alla pallamano, ad altri svaghi e anche ad attività imprenditoriali. Sul podio anche l’eclettico Michael Andrew, in 21.94. Quarti a pari merito Santo Condorelli e Luca Dotto, in 22.15.
Protagonista, come sempre a modo suo, anche Federica Pellegrini che nei 50m stile libero donne, certamente non la sua gara, dopo avere fallito la qualificazione nella finale A con 25.37, primato personale per 1 decimo, nella finale B si è migliorata addirittura a 24.92, seconda prestazione italiana di sempre (dopo il record nazionale di 24.84 di Silvia Di Pietro). Il crono di Fede sarebbe valso il quarto posto nella finale A dominata dalla campionessa olimpica Pernille Blume con 24.09. Seconda l’olandese Femke Heemskerk con 24.71. Nel 2018 la 25enne danese aveva realizzato il record del meeting con 23.92.
Nei 100m farfalla maschili sofferta vittoria dell’asso sudafricano Chad Le Clos che in 51.61 (899 punti) ha preceduto per soli 4 centesimi il francese Mehdy Metella (51.65). Al terzo posto, 30 centesimi dopo il marsigliese, il campione europeo Piero Codia, con 51.95. Soltanto quarto il giovane astro magiaro Kristof Milak, 19 anni, con 52.26. Sesto Matteo Rivolta e ottavo Federico Burdisso, rispettivamente con 52.35 – un centesimo meglio del giapponese Daiya Seto – e 52.68.
Nei 50m farfalla donne netta vittoria dell’australiana Holly Barratt, 31 anni come la Pellegrini, con un normale 25.68. Alle sue spalle la danese Emily Beckmann, con 26.31, e, separate di 3 centesimi l’una dall’altra, le azzurre Ilaria Bianchi (26.38), Silvia Di Pietro (26.41) ed Elena Di Liddo (26.44).