Tecnica del Nuoto.
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La settima giornata dei 18i Campionati del Mondo FINA, al Nambu University Municipal Aquatics Center di Gwangju, incorona Caeleb Dressel, che vince le medaglie d’oro dei 100m farfalla e 50m stile libero, come migliore atleta dei campionati e certifica la caratura internazionale di Simona Quadarella che conquista l’argento degli 800m stile libero (in copertina conla medaglia) con un gran record italiano al termine di una gara d’attacco in cui è superata da Katie Ledecky nell’ultima metà vasca. Nei 50m rana Benedetta Pilato, 14 anni, e Martina Carraro, 26, vanno in finale rispettivamente con il terzo e quarto tempo. Medaglia possibile. Delude Margherita Panziera, quarta nella finale dei 200m dorso.
Protagonista assoluto anche della settima giornata è l’irresistibile statunitense Caeleb Dressel aggiunge al suo palmares altre due prestigiose medaglie d’oro, quelle dei 100m farfalla e dei 50m stile libero. Per lui erano già certe dopo la straripante superiorità evidenziata nelle fasi precedenti.
Dressel vince i 50m stile libero in 21.04, a 13 centesimi dal record mondiale stabilito con 20.91, dal brasiliano Cesar Cielo, con costume gommato, a San Paolo il 18 dicembre 2009. Dietro, secondi a pari merito, il brasiliano Bruno Fratus e il greco Kristian Gkolomeev con 21.45. Fratus, che deteneva la migliore prestazione mondiale 2019 con 21.31, conferma l’argento vinto a Budapest 2017 e sale sul podio per la terza volta consecutiva avendo vinto il bronzo a Kazan 2015. Fuori dal podio, con il quarto e quinto tempo i quotati Vladimir Morozov (RUS), quarto in 21.53 e Benjamin Proud (GBR), campione europeo, quinto in 21.55. Al sesto posto l’altro americano Michael Andrew con 21.62.
I due azzurri Luca Dotto, argento ai Mondiali 2011, e Andrea Vergani, bronzo europeo a Glasgow 2018, sono stati eliminati in batteria rispettivamente cin il 29° e il 34° tempo, 22.48 e 22.56.
Sui 100m farfalla, dopo avere realizzato il primato del mondo in semifinale con 49.50, Caeleb Dressel (sotto) completa l’opera vincendo la finale con 49.66, secondo crono all-time, anch’esso migliore del vecchio primato di Michael Phelps. Il russo Andrei Minakov è argento, a oltre un secondo, con 50.83, mentre il sudafricano Chad Le Clos è terzo in 51.16.
Torna il sorriso sulle labbra di Sarah Sjostrom (sotto) che, col tempo di 25.02, vince comodamente il suo primo titolo a Gwangju nei 50m farfalla, specialità in cui detiene il record del mondo con 24.43. Alle piazze d’onore l’olandese Ranomi Kromowidjojo in 25.35 e l’egiziana d’America Osman Farida che con 25.47 conferma il bronzo vinto ai Mondiali 2017. Seguono Dahlia Kelsi (USA) 25.48, record americano, Marie Wattel (FRA) 25.50, Penny Oleksiak (CAN) 25.69, Jeanette Ottesen (DEN) 25.76 e Brianna Throssell (AUS) 26.11.
Più tardi la Sjostrom ha riafferma il suo buon stato di forma nelle gare sprint realizzando il miglior tempo delle semifinali dei 50m stile libero con 24.05. Il secondo tempo, 24.09, è realizzato dalla sua più temibile rivale, l’australiana Cate Campbell, ed è superiore di appena 4 centesimi. Terzo tempo per la campionessa olimpica, la danese Pernille Blume, 24.14. Poi Simone Manuel USA), ieri vincitrice dei 100 metri, con 24.21 ; la russa Mariia Kameneva 24.33, la britannica Anna Hopkin, 24.34, l’olandese Ranomi Kromo widjojo 24.38. La Sjostrom punta a riconfermare la medaglia d’oro vinta Budapest 2017 col tempo di 23.67, primato del mondo che tuttora detiene.
Negli 800m stile libero Simona Quadarella sfiora l'impresa e conquista uno splendido argento tenendo testa, ma anche attaccandola, a Katie Ledecky, la fenomenale americana di 22 anni che vince il titolo per la quarta volta consecutiva, in 8:13.58 (2:00.19/ 4:04.90/6:10.99) (sotto Ledecky e Quadarella dopo l'arrivo).
La Quadarella, 20 anni, tocca appena 1.41 dietro, in 8:14.99 (2:01.33/ 4:05.38/ 6:10.15). record italiano che migliora di 1.46 il precedente nuotato a Glasgow 2018 quando vinse il titolo continentale. Per Simona il sogno di poter vincere la medaglia d’oro, un’ipotesi non considerata alla vigilia, svanisce negli ultimi 50 metri che lei percorre in 30.78 mentre la Ledecky s’invola verso la vittoria in 29.19.
Amarezza e gioia si confondono come spiega la nuotatrice romana, allieva di coach Christian Minotti: “Avere assaporato l'oro e non essere riuscita a prenderlo lascia amarezza. Ci ho creduto tantissimo, c'è un po' di rammarico per il risultato ma non per la prestazione. Ho dato l'anima. Ho dato tutto. Mi sembra assurdo di aver tenuto testa ad un'atleta del genere. Magari non era al massimo della forma. Però essere stata lì, davanti, è stato emozionante. Pensavo fosse imbattibile, invece no. Qui ho avuto la consapevolezza che posso batterla, e questa consapevolezza mi deve aiutare per arrivare alle Olimpiadi credendoci ancora di più".
Al terzo posto, con 8:15.70 (4:07.75) l'australiana Ariarne Titmus, 18 anni, già oro nei 400 davanti alla Ledecky e argento nei 200 dietro alla Pellegrini. Quarta la tedesca Sarah Kohler in 8:16.43 e quinta la statunitense Leah Smith, bronzo nel 2017, in 8:17.10.
Con questa medaglia Simona Quadarella diventa la nuotatrice italiana con più medaglie nella stessa rassegna iridata dopo Novella Calligaris - oro negli 800, bronzo nei 400 stile libero e nei 400 misti a Belgrado nel 1973 - e Federica Pellegrini, autrice delle doppiette d'oro nei 200 e 400 stile libero a Roma 2009 e Shanghai 2011.
Nei 200m dorso Margherita Panziera è quarta in 2:06.67 (1:02.08) e resta fuori dal podio per 5 centesimi, dove, per ricevere la medaglia di bronzo, sale la canadese Kylie Masse con 2:06.62 (1:01.20). Vince la medaglia d’oro il nuovo fenomeno del nuoto statunitense, la diciassettenne Regan Smith che domina in 2:03.69 (59.45), un crono di poco sopra al record del mondo da lei realizzato in semifinale con 2:03.35 ma anche questo ben al di sotto del precedente record del mondo di Melissa Franklin. Al secondo posto, staccatissima, l'australiana Kaylee McKeown, 18 anni compiuti il 12 luglio, in 2:06.26 (1:01.20) (sotto le medagliate).
Per salire sul podio la Panziera - 23enne trevigiana di Montebelluna, allenata a Roma da Gianluca Belfiore - avrebbe dovuto avvicinare il record italiano di 2:05.72 da lei stabilito il 6 aprile scorso agli Assoluti di Riccione. Ciò non è avvenuto, anche per la partenza imperfetta e la nuotata macchinosa nella prima parte della gara che le hanno fatto peggiorare anche il tempo delle semifinali (con cui avrebbe vinto il bronzo a pari merito con la Masse). Lei stessa ammette: “Ho sbagliato gara”.
Nella finale della staffetta 4x100m mista mixed l’Italia finisce ottava in 3:25.58, 52 centesimi peggio che nelle qualificazioni, lontana dal primato nazionale di 3:24.55 che valse l'argento europeo a Londra 2016: Manuel Frigo 48.80, Alessandro Miressi 48.27, Ilaria Bianchi 54"81, Federica Pellegrini 53.70.
Si confermano campioni gli Stati Uniti di Caeleb Dressel col record del mondo di 3:19.40, seguiti dall'Australia col record oceanico di 3:19.97, e dalla Francia, campione d'Europa, con 3:25.58.
Semifinali
Bene le azzurre Benedetta Pilato e Martina Carraro nelle semifinali dei 50m rana. Entrambe accedono alla finale, rispettivamente col terzo tempo di 30.17 - 19 centesimi più del primato italiano realizzato in batteria con 29.98 - , e col quarto 30. 23, primato personale per la Carraro. I due migliori tempi sono della statunitense Lilly King – 22 anni, campionessa uscente e primatista mondiale in 29.40 – che va in finale con 29.84, e della 27enne russa Yuliya Efimova, vice campionessa mondiale e campionessa europea, sul podio iridato della specialità dal 2009 che realizza il secondo tempo con 30.12 e punta a vincere la terza medaglia della rana, dopo l’ oro dei 200 e l’argento dei 100 metri. Dietro alle azzurre il miglior tempo è della 30enne giamaicana Alia Atkinson - vice campionessa mondiale a Kazan nel 2015 -, quinta in 30"61.
Il miglior tempo delle semifinali dei 50m dorso uomini è realizzato dal russo Kliment Kolesnikov con 24.35. Simone Sabbioni, che era entrato in semifinale grazie alla rinuncia di un nuotatore irlandese, realizza il 14° tempo con 25.06, 9 centesimi oltre il personale, ed è eliminato
Nelle batterie dei 1500m stile libero Gregorio Paltrinieri nuota il tempo più veloce in 15:45.80 (1:57.08 /3:55.67 /7:50.97/11:48.16), quasi 2 secondi meglio del campione europeo, e vincitore della 10 chilometri mondiale, il tedesco Florian Wellbrock (14:47.52), e dell'ucraino vice campione del mondo e d'Europa Mykhailo Romanchuk (14:47.54), che vince la penultima batteria davanti a Domenico Acerenza, sesto in 14'52"03. Quarto tempo per il danese Alexander Norgaard (14:47.75), quinto per il norvegese Henrik Christiansen (14:50.28), argento negli 800 dietro a Paltrinieri e settimo il francese David Aubry (14'53"38).
Paltrinieri mira al terzo oro consecutivo sulla distanza e a diventare il primo nuotatore italiano a vincere due medaglie d’oro nella stessa edizione.
Paltrinieri è primatista europeo con la seconda prestazione mondiale di sempre, 14:34.04 (2016); superiori di appena 2 secondi i personali di Wellbrock (14:36.15) e Romanchuk (14:36.88). Attesa anche per Acerenza, alla sua prima finale mondiale.
Ha rinunciato a disputare questa gara il cinese Yang Sun - oro nei 200 e 400 ma solo sesto negli 800 - che detiene il primato mondiale da Londra 2012, con 14:31.02.
Risultati completi: http://www.omegatiming.com/2019/18th-fina-world-championships-sw-live-results
Foto di Giorgio Scala – Andrea Masini – Andrea Staccioli / Deepbluemedia-Insidefoto