Tecnica del Nuoto.
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Nella terza giornata dei Campionati di Budapest, argento per Gregorio Paltrinieri (sotto) e bronzo per Domenico Acerenza (sotto). Più forte della fatica accumulata, percorrendo quasi venti chilometri tra acque libere e piscina ecco l'ennesima prova di Paltrinieri che sorprende ancora una volta tutti, compreso il suo allenatore, il tecnico federale Fabrizio Antonelli, ed è argento nei 1500 metri in 14'42''91.
Il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo, d'oro nella 10, nella 5 e nella 4x1.25 km in acque libere, resta sul podio continentale dopo tre successi consecutivi a Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016 e il terzo posto a Glasgow 2018. Avanti al primatista europeo (14'33"10) solo l'ucraino e vicecampione Mykhaylo Romanchuk d'oro in 14'39''89, con lui sul podio c'è anche il compagno nella staffetta vittoriosa in acque libere e d'allenamenti Domenico Acerenza, bronzo in 14'54''36.
100 STILE LIBERO: Alessandro Miressi (sotto e con la medaglia) resta sul podio europeo nei 100 stile libero. Il 23enne torinese argento in 47''45 (passaggio in 22"70), abbassando ulteriormente il record italiano dopo il 47''74, siglato in finale nella prima frazione della 4x100, che aveva cancellato il 47''92 stabilito a Roma nell'agosto del 2018, e il 47''53 (24''80) in semifinale.
La medaglia d'oro va al russo Kliment Kolesnikov, campione dei 50 dorso con doppio record del mondo (23''93 in semifinale e 23''80 in finale), che si impone con il record dei campionati in 47''38 e batte l'azzurro campione uscente al tocco. Bronzo per il russo Andrei Minakov (47''74).
200 FARFALLA: Mai fidarsi di lui, soprattutto quando dice di non essere particolarmente in forma alla vigilia di un evento, Federico Burdisso (sotto all'arrivo e con la medaglia), come a Glasgow 2018 in cui fu bronzo partendo dalla corsia 8, tira fuori dal cilindro un'altra gara superlativa e conquista un meraviglioso argento, superato solo dall'ungherese campione del mondo e d'Europa e primatista mondiale Kristof Milak (1'50''73) che annichilisce la concorrenza con uno spaventoso 1'51''10 che vale la migliore prestazione mondiale dell'anno, nonché seconda di sempre.
Il 19enne pavese, seguito da Simone Palombi, nuota il record italiano in 1'54''28 (53''19), che toglie undici centesimi all'1'54''39 da lui stabilito per il quarto posto ai Mondiali di Gwangju; il bronzo va all'altro ungherese Tamas Kenderesi in 1'54''43. Ottavo, ma soddisfatto per il suo europeo che sa di rinascita, Giacomo Carini in 1'56''69.
100 RANA: Argento per Arianna Castiglioni e bronzo di Martina Carraro (in copertina e sotto)per una doppietta mai vista. Davanti a loro c'è solo la svedese Sophie Hansson, bronzo europeo in vasca corta a Copenaghen 2017, che si impone in 1'05''69. La 23enne di Busto Arsizio, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni, che in batteria era scesa per la prima volta in carriera sotto l'1'06 (1'05''98), tocca in 1'06''13, dopo un passaggio controllato nei primi 50 in 31''45 e un ritorno da 34''68. Opposta la gara della 27enne di Genova e primatista italiana, bronzo iridato a Gwangju 2019, che tocca in 1'06''13, un ottimo primo 50 in 31''22 ma paga nel secondo in 34''99.
4x200 STILE LIBERO. Una grande staffetta conquista il bronzo in chiusura di giornata con il tempo di 7'06''05, non c'è il record italiano, il 7'02''01 stabilito per il quarto posto ai Mondiali di Gwangju, ma i margini di crescita sono importanti per un quartetto giovane. Gli azzurri si scatenano con Stefano Ballo che nuota in avvio la quarta prestazione personale di sempre in 1'47''30; il cambio è perfetto e Matteo Ciampi si conferma strappando un buon 1'46''17; Marco De Tullio in 1'46''02 riporta gli azzurri a ridosso della Gran Bretagna; la chiusura è affidata a Stefano Di Cola che sbaraglia la concorrenza, con una frazione lanciata in 1'46''56.
Vincono i russi Martyn Malyutin, Aleksandr Shchegolev, Alexander Krasnykh e Mikail Vekovishchev in 7'03''48; l'argento va ai britannici Thomas Dean, Matthew Richards, James Guy e Duncan Scott in 7'04''61
SEMIFINALI. 200 STILE LIBERO: Federica Pellegrini si prende la sesta finale europea della sua carriera, una epopea iniziata con il quarto posto, a quindici anni, a Madrid 2004; poi gli ori di Budapest 2010, Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016; nel mezzo la contestata squalifica per falsa partenza in batteria ad Eindhoven 2008 e l'anno sabatico in occasione di Glasgow 2018 dove nuotò 100 stile libero (quinta) e staffette. La vincitrice di tutto, allenata dal tecnico federale Matteo Giunta, si qualifica con il terzo tempo in 1'57''47 senza apparente fatica; davanti a lei la ceca Barbora Semanova che in 1'57''20 sigla il miglior tempo, poi c'è la francese Charlotte Bonnet, campionessa uscente e bronzo continentale a Londra 2016, seconda in 1'57''30. Si ferma Stefania Pirozzi, undicesima in 1'59''57.
100 DORSO: Ne farà parte Thomas Ceccon che strappa il pass con il settimo tempo. Il 19enne di Schio, preparato da Alberto Burlina, e terzo con la 4x100 stile libero nella giornata d'apertura, tocca in 53''34, seconda prestazione personale di sempre e non troppo lontano dal suo record italiano (52''84). Comanda il greco Apostolos Christou in 52''77. Fuori a sorpresa il campione uscente Kolesnikov, che paga le fatiche dei 100 stile libero, sedicesimo in 54''86, e Simone Sabbioni quindicesimo in 54''66.
200 FARFALLA: Benissimo Ilaria Cusinato che si qualifica per la finale con il quinto tempo. La 22enne di Cittadella e già quarta nei 400 misti, tornata ad allenarsi con Moreno Daga, argento europeo in vasca lunga a Glasgow 2018 nei 200 e nei 400 misti, chiude con un ottimo 2'09''32, dopo un eccellente passaggio ai 100 in 1'02''19. La più veloce, come nelle batterie, è la ungherese, oro iridato a Gwangju 2019, Boglarka Kapas in 2'07''25. Eliminata a diciottenne beneventana Antonella Crispino undicesima in 2'10''74.
200 MISTI: Alberto Razzetti si prende la finale con il secondo tempo. Il 22enne ligure, allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi, vola in 1'57''39, seconda prestazione personale di sempre, non lontano dal "suo" record italiano di 1'57''13 che ha nuotato agli ultimi assoluti. Il più veloce è il diciottenne ungherese Hubert Kos che timbra il record mondiale ed europeo juniores in 1'56''99.
200 RANA: Fuori dalla finale Edoardo Giorgetti con l'undicesimo tempo. Il 31enne marchigiano di Cagli, non va oltre il 2'10''50. Davanti a tutti lo svedese Erik Persson in 2'07''85.