Tecnica del Nuoto.
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La Scozia resta in Gran Bretagna e ciò ha conseguenze anche nel mondo sportivo. Al termine del referendum i no all’indipendenza sono stati circa il 55%, i si poco meno del 45%. Un chiaro successo per gli Unionisti, anche se non travolgente. I Separatisti otterranno comunque una significativa devolution.
Dunque, poiché la maggior parte degli scozzesi ha preferito restare nel Regno Unito (United Kingdom) - denominazione preferita da molti inglesi, che comprende, oltre all’Inghilterra e alla Scozia, anche il Galles e l’Irlanda del Nord - i nuotatori scozzesi dovranno continuare a gareggiare sotto due bandiere: quella scozzese ai Giochi del Commonwealth e quella britannica (“Union Jack”) in tutte le altre occasioni (Olimpiadi, Mondiali, Europei…).
Una delusione per coloro, come Daniel Wallace - vincitore della medaglia d’oro dei 400 misti ai recenti Giochi del Commonwealth, disputatisi a Glasgow, l’unica grande città scozzese dove hanno prevalso i Separatisti – avevano approfittato dell’occasione per fare propaganda a favore dei si (nella foto di copertina, di Getty Images, Wallace festeggia la sua vittoria esibendo la bandiera scozzese).
Delusa anche la sua omologa, Hannah Miley (foto sotto), pure lei vincitrice dell’oro dei 400 misti a Glasgow.
Altri nuotatori scozzesi di successo dei nostri tempi sono Ross Murdoch, Stephen Milne e, soprattutto, Michael Jamieson (foto sotto con la bandiera britannica), medaglia d’argento nei 200 rana a Londra 2012.
Il più famoso nuotatore scozzese dell’epoca moderna è probabilmente David Wilkie (foto sotto) che vinse la medaglia d’oro, pure lui nei 200 rana, all’Olimpiade di Montreal nel 1976.