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Nuoto | LEN 

Glasgow, Venerdì 6 Dicembre 2019 – 20i Campionati Europei in Vasca Corta (25m) / Terza Giornata

EUROPEI / 3 – Margherita Panziera (200 dorso) e Greg Paltrinieri (1500 stile libero), splendidi ori

Altre 3 medaglie nella terza giornata per l’Italia grazie anche all’imprevedibile argento di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla. Bene anche Federica Pellegrini, sesta nei 100 stile libero, Alessandro Miressi e Federico Bocchia, rispettivamente sesto e settimo nei 50 stile libero. Due azzurri in finale nei 100 rana, sia maschili – Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi – , sia femminili - Martina Carraro e Arianna Castiglioni.

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Panziera

Nella terza delle cinque giornate dei Campionati Europei di Nuoto in vasca corta in svolgimento al Tollcross Swimming Centre, a Glasgow, l’Italia sale a 11 medaglie nel medagliere per nazioni grazie agli ori di Margherita Panziera nei 200 metri dorso, Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero e all’argento di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla.

Quella odierna è stata una sessione di qualità con due record europei, firmati rispettivamente dal bielorusso Ilya Shymanovich, 25 anni, nelle semifinali dei 100m rana e dal greco Andreas Vazaios nei 200m misti, da lui vinti nella sorpresa generale.

Finali

100 stile libero femminili. L’assenza delle big del continente, Sarah Sjostrom e Ranomi Kromowidjojo, propizia la vittoria di una outsider, l’emergente britannica Freya Anderson, una diciottenne di altissima statura (191 cm), rossa di capelli, che si migliora di quasi mezzo secondo e vince nettamente con il personale di 51.49 (prec. 51.95 realizzato in semifinale): è il terzo tempo dell’anno e il 10° all time. Da notare che le rivali virtuali – Sjostrom e Kromowidjojo – quest’anno non hanno fatto meglio rispettivamente di 51.50 e 51.78. Una vittoria anche controle assenti, dunque, quella dell’inglesina-ona. Approfitta delle assenze anche la 23enne francese Beryl Gastaldello che si aggiudica l’argento col tempo di 51.85. Terza la sempreverde olandese Femke Heemskerk (è del1987) con 58.88. Soltanto quinta la danese Pernille Blume con52.05. Federica Pellegrini nuota sul suo standard abituale, cioè bene, ed è sesta in 52.30 (25.40), a 20 centesimi dal proprio primato nazionale.

200m dorso femminili. Capolavoro di Margherita Panziera (in copertina) che dopo avere guadagnato l’accesso alla finale con il miglior tempo, 2:02.88, vince la medaglia d’oro al termine di una gara nuotata con apparente tranquillità e molta autorevolezza e conclusa con il nuovo record italiano, 2:01.45 (29.09, 30.46/59.55, 30.97/1:30.52, 30.93). Il suo crono vale 946 punti FINA e migliora il suo precedente di 2:01.56. La 24enne nuotatrice veneta ha tenuto a bada l’ucraina Daryna Zevina per gran parte della gara per poi allungarsi a vincere con facilità nella vasca finale. La Zevina è argento con 2:02.25 mentre al terzo posto si piazza l’olandese Kira Toussaint con2:03.04. Tutte contente: la Zevina perché, spiega, è tornata ad allenarsi da poco dopo un anno pressoché sabbatico, la Toussaint perché è, e si ritiene una specialista delle gare brevi. A proposito: l’olandese è figlia d’arte; infatti la madre, Yolanda de Rover vinse l’oro olimpico in questa gara a Los Angeles nel 1984.

200m  misti maschili. Sorprendente successo con un ancor più sorprendente record europeo del 24enne greco Andreas Vazaios, studente di psicologia e nuotatore all’Università della North Carolina (sotto). Alto 1,90 Vazaios, che è allenato da Alexandros Nikolopoulos, domina e vince con distacco in 1:50.85, nuovo record europeo, miglior crono mondiale dell’anno e terzo di sempre. Al secondo posto un altro emergente, il nippo-norvegese Hvas Zenimoto con 1:51.74. Terzo, con il terzo tempo dell’anno, il veterano tedesco Philip Heintz, bronzo con 1:52.55. Il record europeo apparteneva al “mitico” ungherese Laszlo Cseh con 1:51.36. Soltanto quarto l’idolo di casa Duncan Scott, favorito anche perché detentore della migliore prestazione dell’anno (prima dell’exploit di Vazaias) con 1:52.33. Invece delude il pubblico amico e chiude quasi 2 secondi oltre il personale, in 1:53.30.

VAZAIOS

200m farfalla femminili. Incredibile Ilaria Bianchi, azzurra di lungo corso, che conquista di forza una sorprendente medaglia d’argento con il personale di 2:04.20 (prec. 2:04.42) dietro all’imprendibile magiara Katinka Hosszu, scontata vincitrice col tempo di 2:03.21. Sul podio (sotto) anche l’altra magiara, Suszanna Jakabos, bronzo con 2:05.00.

BIANCHI HOSSZU JAKABOS

100 dorso maschili. Il russo Kliment Kolesnikov, 19 anni, campione uscente, vince nettamente con il tempo di gran lunga più veloce, 49.09. Dopo mezzo secondo tocca il tedesco Christian Diener, argento in 49.94. Terzo il 22enne romeno Robert Glinta con 50.30. Simone Sabbioni, in corsia 8, migliora il crono della semifinale – era di 50.66 – e chiude in forte rimonta in 50.33, fuori dal podio per 3 centesimi. Gara double face quella del romagnolo, apparso nervoso alla partenza e teso nella prima metà gara ma, invece, convincente nella seconda metà. In vasca corta Sabbioni sconta qualche debolezza nelle virate. Lorenzo Mora peggiora di 3centesimi il 50.58 della semifinale ed ottavo in 50.61.

100 misti femminili. Katinka Hosszu la spunta anche qui e, dopo quello dei 200 farfalla, coglie il suo secondo titolo di giornata toccando in 57.36, dopo avere respinto per pochi centesimi l’attacco della ventenne russa Maria Kameneva, seconda in 57.59. Sono i due migliori crono dell’anno; la russa diventa anche la quarta performer di sempre, alla pari delle britannica Siobhan Marie O’Connor. Con loro sul podio la finlandese Jenna Laukkanen, 24 anni, con 58.62.

1500m stile libero maschili. Gregorio Paltrinieri (sotto) nuota in corsia 4, stretto fra il norvegese Henrik Christiansen in corsia 3 e l’ucraino Mykhaylo Romanchuk alla 5, due avversari temibili. Il terzetto nuota sulla stessa linea per i primi 400 metri, poi è Romanchuk che tenta di prendere l’iniziativa ma il suo fuoco di paglia è subito rintuzzato dagli altri due. Ai 600 metri Paltrinieri passa a condurre e gradualmente s’ invola verso la vittoria che ottiene con l’ottimo crono di 14:17.14, miglior crono mondiale 2019. Greg, che detiene il record del mondo con14:08.06, mantiene il suo titolo e consolida il suo regno sulla specialità Agli 800 metri è ora.mai irraggiungibile. Soltanto il norvegese gli sta vicino ed è secondo con un ottimo crono, 14.18.15. L’ucraino rompe gli ormeggi e viene superato anche dal francese David Aubry, terzo in 14:25.66. Domenico Acerenza, in prima corsia, fa quello che può ed è ottavo col tempo di 14:51.49.

PALTRINIERI 

50 stile libero maschili. Il russo Vladimir Morozov, 27 anni, è strepitoso e doma anche il toro Florent Manaudou vincendo in 20.40, 26 centesimi meglio del francese che chiude in 20.66. Morozov, che risiede negli Stati Uniti dove frequenta la USC di Los Angeles allenato d David Salo, è al suo quarto oro su quattro gare in due giornate. E’ felice per avere battuto Manaudou. Questa vittoria per lui equivale a una “missione compiuta”; gli resta il rammarico di non aver sottratto al rivale il record del mondo che il francese detiene con 20.26. Un record che è l’obiettivo anche dell’ungherese di origine russa – è nato a Mosca quasi 24 anni fa - Maksim Lobanovski, vincitore della medaglia di bronzo in 20.76, il quale non fa mistero di volere volare sotto i 20 secondi nella prossima stagione!

Entrambi gli azzurri fanno una buona gara ma entrambi peggiorano leggermente rispetto alle semifinali: Alessandro Miressi è sesto il 21.29 (21.18 in semifinale), Federico Bocchia settimo in 21.35 (21.19 in semifinale), a pari merito con il belga Pieter Timmers.

Staffetta 4x50 stile libero femminile. In finale non c’è l’Italia, eliminata in batteria con il nono tempo. Vincono l’Olanda e la Francia che toccano all’unisono col tempo di 1:35.21. Bronzo alla Danimarca che conclude dietro di soli 3 centesimi, in 1:35.24.

Semifinali

50 stile libero maschili. Nella prima semifinale i tempi più veloci sono di Vladimir Morozov (20.78), del polacco Pawel Juraszek (21.16) e di Alessandro Miressi (21.18). Nella seconda i migliori sono l’ungherese Maxim Lobanovski (21.11), Florent Manaudou (21.17) e Federico Bocchia (21.19). Gli azzurri entrano in finale rispettivamente con il terzo e il sesto tempo.

100m rana maschili. Il miglior tempo è del bielorusso Ilya Shymanovich, 25 anni (sotto), che vince la seconda semifinale in 55.89 (26.21, 29.68), record europeo, valevole 985 punti FINA. Dietro a lui l’olandese Arno Kamminga in 56.34 e Fabio Scozzoli in 56.81. Meno veloci i primi tre della prima semifinale: lo scozzese Ross Murdoch, 56.83, il turco Emre Sakci 56.86 e Nicolò Martinenghi 57.08.

SHYMANOVICH

100 rana femminili. Martina Carraro e Arianna Castiglioni, prima e seconda della seconda semifinale rispettivamente con 1:04.63 e 1:07.07 vanno in finale con il secondo e il quarto tempo delle semifinali. Davanti alla Carraro c’è la 19enne irlandese Mona Mc Sharry, con 1:04.36, mentre fra lei e la Castiglioni s’inframmette la finlandese Jenna Laukkanen che nuota in 1:04.97.

 

Foto Giorgio Scala - Deepbluemedia.eu/Insidefoto

 

Risultati completi: http://glasgow2019.microplustiming.com/

 

 

 

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