Il Giappone sta affrontando la quarta ondata del Covid-19, gran parte dell’opinione pubblica resta contraria, le misure di sicurezza diventano sempre più restrittive, il cammino della torcia olimpica si inceppa, dubbi affiorano anche dalla politica…ma CIO, Organizzatori e Governo metropolitano di Tokyo lavorano affinché i Giochi di Tokyo 2020, rinviati al 2021, si facciano. Il countdown a 100 giorni dall’inizio delle Olimpiadi è scoccato il 14 aprile (copertina).

Vediamo. A partire dal 20 aprile altre quattro prefetture (regioni) saranno sottoposte a misure restrittive più severe – uno stato di semi emergenza - per contrastare la crescita del Covid-19, ad appena tre mesi dalla data prevista per l’inizio delle Olimpiadi. Tre confinano con la prefettura di Tokyo - Kanagawa, Chiba and Saitama -, la quarta, Aichi, si trova nel Giappone centrale.

La crescita dei casi di Covid-19 ha suscitato nuovi dubbi sul fatto che le Olimpiadi possono avere luogo.

Osaka è la città più duramente colpita dall’aumento dei casi, con una punta record di 1.208 giovedì, ma Tokyo non è da meno.

Yasutoshi Nishimura, ministro in carica per il contrasto al Covid-19, ha detto che il paese deve agire con estrema cautela e grande senso di responsabilità per contrastare la diffusione della pandemia e delle sue nuove varianti.

Preoccupa anche la lentezza con cui procedono le vaccinazioni. Si stima che, ad oggi, soltanto l’uno per cento della popolazione abbia ricevuto una dose di vaccino tanto che un autorevole membro del governo giapponese, l’altro ieri, ha ammesso che la cancellazione di Tokyo 2020 rimane un’opzione. Si tratta di Toshihiro Nikai, numero due del partito di governo Liberal Democratico. Tuttavia il Primo Ministro Yoshihide Suga (sotto) ha subito reiterato che i Giochi avranno luogo e saranno organizzati nella massima sicurezza nelle date previste (Olimpiadi 23 luglio – 8 agosto, Paralimpiadi 24 agosto – 5 settembre).

Intanto, un paio di settimane fa il segretario di stato per lo sport della DPRK Korea / Repubblica democratica popolare di Corea (del Nord) ha detto che gli atleti del suo paese non parteciperanno ai Giochi di Tokyo, a causa delle crescenti preoccupazioni per il Covid-19. Il CIO si è affrettato a precisare di non avere ricevuto alcuna notifica formale in merito.

La staffetta della torcia olimpica, iniziata il 25 marzo a Fukushima ed etichettata come “la luce della speranza” ha subìto un paio di stop. In particolare la frazione di Osaka è stata annullata (sotto l'ex nuotatrice Imoto Naoko con la fiaccola).

Quasi certamente le Olimpiadi si faranno: esigenze di sport e, soprattutto, di business, lo impongono. Tuttavia, saranno in parte stravolte e in parte mutilate dalla decisione di escludere dai Giochi gli spettatori provenienti dall’estero, nel tentativo di contenere un’ulteriore diffusione del coronavirus.

Il governo di Tokyo ritiene che l’accoglienza degli spettatori dai Paesi stranieri comporterebbe una variabile di rischio tropo elevata in considerazione delle varianti del virus, responsabili dirette del recente aumento dei contagi della malattia.

Vada come vada le poste giapponesi (Japan Post) venderanno francobolli commemorativi di Tokyo 2020 a partire dal 23 giugno. I prodotti con licenza ufficiale saranno venduti presso gli uffici postali a livello nazionale, mentre un ufficio postale online consentirà a tutti di acquistare i fogli di francobolli.

Japan Post ha detto che i francobolli da 84 yen saranno offerti in fogli da 25.

Questi saranno in vendita a ¥ 2.100 (€ 16) per foglio.

I disegni sono stati prodotti per 50 eventi ai Giochi Olimpici e 23 eventi Paralimpici. Lo stesso giorno verrà messo in vendita un libretto di francobolli dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 al costo di ¥ 10.000 (€ 77).

Il libro includerà tre tipi di fogli di francobolli, oltre a un francobollo da 500 yen che ha una vista aerea dello Stadio Nazionale.