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Ieri, presso lo Stadio Panathinaiko di Atene, sede delle prime Olimpiadi moderne 120 anni fa, il presidente di Rio 2016 Carlos Nuzman ha formalmente ricevuto la fiamma olimpica per conto della capitale carioca, la città di Rio de Janeiro. “Per i brasiliani è un momento di orgoglio nazionale e per il Sud America è un fatto storico”, ha detto Nuzman (foto di copertina).
All’entrata dello Stadio sventolavano le bandiere di tutte le nazioni che hanno ospitato le Olimpiadi poi sono state fatte entrare, portate da grandi atleti del passato gigantesche bandiere di Grecia e Brasile.
Fra i testimoni affascinati dalla bella cerimonia c’era anche Ibrahim Al Hussein, il nuotatore siriano, amputato di parte della gamba destra (conseguenza di una bomba che lo ha colpito nel 2012), rifugiato presso il Centro di Accoglienza di Eleonas, che ieri ha corso come tedoforo con la Torcia Olimpica (foto sotto).
“Correndo con la Torcia Olimpiaca Ibrahim ha portato un messaggio molto speciale di solidarietà e di fraternità fra i popoli”, ha detto alla folla il presidente del Comitato Olimpico Ellenico Spyros Capralos (che fece parte della squadra nazionale greca di pallanuoto alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984).
Subito dopo l’antico stadio si è tramutato in un’enclave brasiliana, con colori giallo e blu dominanti, e nell’aria ritmi di bossa nova e samba ispirati ai musicisti Vinicius de Moraes e Tom Jobim, cui gli organizzatori hanno dedicato anche le mascotte di Rio 2016.
La fiamma è arrivata nello stadio, fino all’accensione nel grande braciere posto al centro dello stesso, portata da circa 450 tedofori.
Il primo, il ginnasta Lefteris Petrounias, campione del mondo 2015 agli anelli, era partito dall’Antica Olimpia subito dopo l’accensione della fiamma stessa.
Alla presenza del presidente del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) Thomas Bach, dopo avere preso in consegna la fiaccola, Petrounias aveva tributato un breve omaggio al monumento dedicato al fondatore dei Giochi Olimpici, il Barone Pierre de Coubertin.
"Nonostante le difficoltà che il Brasile si trova ad affrontare oggi, la fiamma è un simbolo senza tempo e indica che tutti stiamo dalla stessa parte", ha detto Bach.
All’accensione della fiamma nel braciere dello Stadio Panathinaiko sono seguiti gli inni nazionali di Brasile e Grecia, nonché l’inno olimpico composto per i Giochi del 1896 da Spiros Filiskos Samaras.
A 100 giorni dall’inizio dell’Olimpiade, dunque, la torcia olimpica (foto sotto) è ora in viaggio per Brasilia da dove, attraverso la grande staffetta che coinvolgerà circa 13.000 persone, inizierà il viaggio che si concluderà con la cerimonia di apertura a Rio de Janeiro il 5 agosto.