Tecnica del Nuoto.
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Federica Pellegrini (in copertina con Matteo Giunta) ha ricevuto dalle mani del sindaco Federico Sboarina e dell'assessore allo sport Filippo Rando (sotto) il riconoscimento più prestigioso che il Comune di Verona attribuisce allo sportivo che nell’annata precedente ha onorato il nome di Verona con le proprie imprese. Alla Pellegrini, applauditissima, il premio è stato assegnato per la stupenda stagione 2017, in cui ha vinto due titoli mondiali nei 200m stile libero, in vasca corta a Windsor nel dicembre 2016, in vasca lunga a Budapest nel luglio 2017. E’ la terza volta che Federica riceve questo premio, la prima fu nel 2008, la seconda nel 2010. Ringraziando per il premio Federica ha attribuito una parte del merito dei suoi successi alla Città di Verona, dove ha scelto di vivere e dove “si vive bene, tranquilli e ci può allenare al meglio”.
Le premiazioni hanno avuto luogo nel tardo pomeriggio di ieri presso l’Auditorium dello storico Palazzo della Gran Guardia, alla presenza di un folto pubblico formato da atleti, tecnici, dirigenti, educatori e genitori.
Il “Cangrande d'Oro” è il più importante di una serie di premi “Cangrande” intesi a premiare le eccellenze sportive veronesi – atleti di varie discipline, tecnici, dirigenti, società, squadre e scuole più - distintesi nel corso dell'ultimo anno per i risultati raggiunti a livello internazionale e nazionale..
Per la categoria “Allenatori” è stato premiato Matteo Giunta (foto sotto fra l'assessore allo sport e il sindaco), tecnico della Pellegrini e degli altri nuotatori in forza al Centro Federale di Verona (Luca Pizzini, Carlotta Zofkova e, da questa stagione, anche Simone Sabbioni e Aglaia Pezzato).
Durante l’evento i giornalisti Mario Poli (sotto con la Pellegrini, fra l'assessore e il sindaco) e Gianluca Tavellin, conduttori della serata, hanno ricordato l’origine del Premio “Cangrande”, la cui prima edizione si svolse l’11 maggio 1995 presso lo stupendo Teatro Filarmonico, ideato e voluto dall’allora assessore allo sport Camillo Cametti, definito il “papà del premio”. Un’idea vincente poiché da allora l’evento si svolto anno dopo anno fino a giungere all’attuale ventiquattresima edizione. Anche grazie al prestigio accumulato il “Cangrande” è diventato uno dei premi più longevi di sempre. A Cametti, presente nell’Auditorium, la platea ha riservato un caloroso applauso.
Fotografie di Marco Clementi