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Buone notizie anche dalla FINA che, a sorpresa, ha annunciato un piano di supporto globale COVID-19 che supera i 6 milioni di dollari per assistere gli atleti che si sfideranno alle Olimpiadi di Tokyo la prossima estate, attraverso tre programmi distinti:
• $ 4 milioni di dollari in sovvenzioni per 160 Federazioni nazionali per fornire supporto agli atleti per gli allenamenti, le competizione e le spese di soggiorno.
• $ 460.000 di dollari in sovvenzioni alle cinque organizzazioni continentali – compresa la LEN - per consentire risorse supplementari agli atleti.
• $ 2 milioni di dollari per gli atleti selezionati per partecipare al programma di borse di studio FINA, presso i centri di formazione FINA o presso le strutture di allenamento delle Federazioni nazionali.
L’intento della FINA è di supportare gli atleti d'élite con prospettive di medaglia, ma anche gli atleti dei paesi in via di sviluppo.
Il presidente della FINA Julio Maglione (in copertina) ha affermato che “la FINA si è impegnata in modo straordinario a ridistribuire in un periodo di quattro anni una parte sostanziale delle sue entrate relative alle Olimpiadi. Tuttavia, poiché molti piani precedenti delle Federazioni nazionali e delle organizzazioni continentali non possono aver luogo a causa delle restrizioni di viaggio, la FINA ha consentito un elevato livello di flessibilità nell'utilizzo del proprio sostegno finanziario, con una forte enfasi sull'assistenza diretta agli atleti”.
Il programma di borse di studio FINA includerà 100 atleti delle federazioni nazionali che attualmente non hanno atleti con standard di qualificazione olimpica - 80 nuotatori e 20 tuffatori - per consentirgli un allenamento intensivo presso i centri di addestramento FINA in Senegal, Thailandia, Russia e Stati Uniti. Ogni atleta avrà diritto a un massimo di $ 2000 USD mensili e l’opportunità di allenarsi con tecnici di livello mondiale in strutture eccezionali.
Dal canto suo il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha annunciato di avere registrato un avanzo di bilancio sorprendentemente elevato, di 63,6 milioni di euro, per l’anno finanziario 2019. Il surplus, di entità superiore alle previsioni, ha consentito all’organismo che governa lo sport a livello mondiale di annullare il deficit operativo preesistente e gli consentirà di affrontare meglio le difficoltà finanziarie conseguenti al coronavirus e al rinvio dei Giochi Olimpici al prossimo anno. Va da se che che il rinvio delle Olimpiadi estive, fonte del maggior introito finanziario per il CIO, inciderà profondamente sui suoi conti di quest'anno.