Tecnica del Nuoto.
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Cambiamento radicale del CIO al riguardo delle manifestazioni e delle dichiarazioni a carattere politico da parte degli atleti durante le olimpiadi. Si passa dal divieto di parlare di politica, e di farne propaganda, a un’ampia permissività di espressione. A determinare il nuovo corso è stata la Commissione atleti del CIO presieduta dall’ex nuotatrice dello Zimbabwe Kirsty Coventry (in copertina) campionessa mondiale e olimpica, attualmente ministro della gioventù e dello sport del suo paese.
Si sono subito adeguate numerose federazioni internazionali. Fra esse la FINA che ha emesso il seguente comunicato: “A seguito delle discussioni con il CIO, la Federazione Internazionale di Nuoto (FINA) ha confermato un'ampia gamma di opportunità per l'autoespressione degli atleti durante le competizioni acquatiche dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Queste opportunità per gli atleti di esprimere le proprie opinioni includeranno:
• le zone miste, anche quando si parla con i media
• l'International Broadcast Center (IBC) o nel Main Media Center (MMC), anche quando si parla con i media
• le conferenze stampa in sede o al MMC
• le interviste
• le riunioni di squadra, soggette alle condizioni del NOC
• i media tradizionali e i media digitali
• i social media, coerentemente con le linee guida del CIO e del NOC.
Coerentemente con la pratica della FINA in tutte le sue competizioni, in base al Codice di condotta FINA, qualsiasi dichiarazione o comportamento politico, religioso o discriminatorio rimarrà severamente vietato sul campo di gioco, a partire dal momento in cui l'atleta lascia la call room o simili. Coerentemente con la pratica della FINA e le linee guida del CIO sull'attuazione della sua Regola 50.2, saranno inoltre vietate dichiarazioni politiche, religiose o discriminatorie durante le cerimonie di premiazione e sui podi delle medaglie."