NuotoIn batteria cadono teste di atleti celeberrimi come Paul BIEDERMANN, primatista mondiale dei 400, eliminato in questa distanza con un mediocre 12° tempo (3:48.50) e quella di Laszlo CSEH, nono nei 400 misti in 4:13.40, con il suo connazionale e vice campione europeo David VERRASZTO, ventiduesimo in 4:18.22. Per l’intera mattinata pubblico e tecnici sono indotti a credere che anche il campione olimpico e mondiale della gara, il coreano Tae-Hwan PARK, sia stato eliminato nei 400 stile libero, in seguito ad una squalifica per falsa partenza. Nelle prime ore del pomeriggio il coreano viene riammesso con un comunicato che lascia interdetti, perché il reintegro viene effettuato dalla Giuria di Appello che esamina il reclamo della Corea “accogliendo la raccomandazione della Commissione Tecnica delle FINA”, evento mai visto né udito in precedenza. Nel pomeriggio il crollo di PHELPS nei 400 misti sorprende a freddo pubblico e tecnici, che pensavano di vivere una sfida lunga una settimana tra il fuoriclasse di Baltimora e Ryan LOCHTE; poi esplode la Cina, che coglie con Yang SUN il primo oro olimpico maschile della sua storia e subito dopo porta al successo la straordinaria Shiwen YE nei 400 misti, con un record del mondo di 4:28.43 che fa tremare i polsi. Infine nell’ultima finale in programma la staffetta veloce femminile australiana anticipa i colleghi maschi e conquista il titolo olimpico interrompendo contro ogni pronostico l’egemonia quadriennale dell’Olanda. Nessuno dei Campioni di Pechino è stato in grado di confermarsi e per un giorno la Cina è in testa al medagliere!