Esther Jane Williams, per tutti Esther Williams, è morta oggi nella sua casa di Inglewood - una delle tante città che compongono la grande Los Angeles, al cui interno si trova anche l’aeroporto internazionale – all’età di 91 anni. L’ex campionessa di nuoto, la pioniera del nuoto sincronizzato e diva di Hollywood con 25 film all’attivo, quasi tutti in costume da bagno e quasi tutti di successo, si è spenta serenamente nel sonno.

E’ questa una delle top news di oggi, già data da tutte le televisioni e i media internet del mondo e che certamente avrà uno spazio importante sui giornali di domani.

Nata l’8 agosto del 1921, era alta 1 metro e 73 centimetri, aveva un fisico statuario ed un sorriso smagliante. Si era sposata quattro volte ed aveva avuto quattro figli.

La Sirena di Hollywood, com’era anche soprannominata, pur negli anni del suo massimo splendore come attrice, si era sempre considerata anzitutto una nuotatrice.

Anche dopo la fine della sua carriera cinematografica aveva continuato ad occuparsi del suo sport preferito, insegnando a nuotare anche ai bambini ciechi.

Assieme a Johnny “Tarzan” Weissmuller, con cui aveva lavorato a lungo, era considerata uno dei numi tutelari dell’International Swimming Hall of Fame  dove, da sempre, le è riservato un posto d’onore. Un’autentica icona cui si attribuisce il merito di avere reso popolare il nuoto sincronizzato – allora chiamato anche balletto acquatico – attraverso le sue interpretazioni cinematografiche.

Giorgio Scala, che non è soltanto il bravo fotografo che conosciamo ma anche il giornalista italiano maggiormente esperto di nuoto sincronizzato, la ricorda così: “Non credo di aver mai visto un suo film per intero, ma è stata, per coloro che hanno seguito e vissuto il Nuoto Sincronizzato, la mamma di tutti.

Esther Williams, bellezza Hollywodiana con forme (purtroppo) di altri tempi, nuotatrice di talento, protagonista di film spensierati come "Bellezze al Bagno", è da sempre considerata l'inventrice e la musa ispiratrice del sincro. Certo, con occhi spassionati, le languide evoluzioni della sirena californiana, erano poco più che dolci bracciate a dorso e non avevano quasi nulla delle difficoltà odierne della specialità, ma suo è il fiato semidivino di musa che ha insufflato vita in uno sport che di aria ha molto bisogno. Oggi, noi del sincro, siamo un po' tutti orfani. Grazie, Esther”.