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La seconda giornata di batterie agli Europei in vasca corta di Netanya regala alcuni segnali decisamente positivi per la squadra italiana. Su tutti spiccano le prestazioni da finale dei mezzofondisti Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, in finale nei 1500 stile libero – in programma domani – rispettivamente con il primo e il quarto miglior tempo. Bene anche Federica Pellegrini (in copertina, foto di G. Scala/ Deepbluemedia) ed Erika Ferraioli, semifinaliste nei 100 stile libero che promettono spettacolo, così come Silvia Di Pietro (50 farfalla) e Simone Sabbioni (100 dorso). Bene Filippo Magnini (200 sl) e la 4x50 mista medley, che si giocheranno le loro chances da medaglia nel pomeriggio. Tra poche ore, dalle 16:30 (diretta su RaiSport 2) si assegneranno altri otto titoli europei, con altri quattro azzurri a caccia di medaglie tra le corsie della National Olympic Swimming Pool: Matteo Rivolta e Piero Codia nei 100 farfalla e Diletta Carli e Martina Caramignoli impegnate negli 800 stile libero. In totale, il giovedì di batterie ha regalato all’Italnuoto quattro qualificazioni per le finali e sei passaggi di turno alle semifinali del pomeriggio. Le uniche note stonate sono rappresentate dalla mancanza di italiani nei misti: Federico Turrini (400m), Ilaria Bianchi e Ilaria Cusinato (100m) non hanno superato i turni mattutini. Da segnalare, infine, l’ottima prestazione di Katinka Hosszu nei 100 misti. La stakanovista ungherese della vasca ha centrato il nuovo primato della manifestazione (57’’52) nel corso delle batterie.
Federica Pellegrini va veloce nella gara regina. E già al mattino, nell’impegno che ha segnato il suo esordio nei Campionati Europei 2015, ha fatto intuire di essere arrivata in buone condizioni di forma. La 27enne di Spinea accede alla semifinale dei 100 stile libero con il sesto crono del tabellone. Frutto del notevole 52’’86, con cui eguaglia il suo primato personale nuotato a Viareggio nel 2013. Avanza anche la primatista italiana Erika Ferraioli, autrice di un buon 53’’04, che le vale l’ottava posizione. Le altre due azzurre non accedono alle semifinali. Aglaia Pezzato ottiene un positivo 53’’95 a 3 centesimi dal suo primato personale. La 21enne veneta ottiene il 13esimo tempo complessivo, ma non avanza in semifinale a causa della regola che vuole al via dei secondi turni non più di due atleti della stessa nazione. Chiara Masini Luccetti, invece, chiude al 23° posto in 54’’57.
Nel pomeriggio si preannunciano scintille, vista la qualità delle interpreti al via. Il “primo round” se l’è aggiudicato l’olandese Ranomi Kromowidjojo (51’’80), davanti a Sarah Sjostrom (52’’23) e a seguire Katinka Hosszu, Veronika Popova e Femke Heemskerk e la Pellegrini. La sensazione è che la sfida è attesa ad esplodere nei prossimi turni.
I 200 stile libero si confermano terreno ideale per Filippo Magnini. Il 33enne capitano della Nazionale (sotto nella foto di Giorgio Scala/ Deepbluemedia/ Insidefoto) avrà l’opportunità nel pomeriggio – alle 16:38 in Italia – di tentare l’assalto al podio sulla distanza in cui è stato oro dal 2004 al 2007. Il pesarese allenato da Matteo Giunta, infatti, si è qualificato con il quinto tempo valido (1’43’’93) per la finale. Un crono che è tra i primi 20 mai nuotati in carriera dal veterano stileliberista azzurro. Guidano, a sorpresa, i due belgi Glenn Surgeloose (1’42’’94) e Pieter Timmers davanti al tedesco primatista del mondo Paul Biedermann.
Le batterie dei 1500 stile libero maschili sono state una rampa di lancio per il primatista europeo e campione del mondo 2014 Gregorio Paltrinieri, all’esordio nella rassegna israeliana. Il 21enne carpigiano tiene un ritmo decisamente importante – sempre sotto i 29’’ a gara - nella terza e ultima batteria di qualificazione, si libera dei giovani 18enni Wojdak e Christiansen dopo gli 800 metri e si invola senza alcun problema verso il 14’21’’50 finale a 6 secondi dal suo primato personale (ed europeo). Ovviamente Greg sarà il favorito numero uno per la finale che si disputerà venerdì, anche perché ha nuotato con apparente tranquillità. In precedenza si era messo in mostra anche l’altro azzurro Gabriele Detti, reduce dal bronzo nei 400 metri di ieri, non Ha trovato molti problemi per centrare la qualificazione alla finalissima di domani. Il livornese – in vasca nella seconda delle tre batterie - cambia marcia attorno al chilometro, liberandosi della compagnia dell’argento 2013 Pal Joensen, del serbo Celic e del ceco Jan Micka. Il suo 14’36’’42, ottenuto controllando gli sforzi e gli avversari, gli vale il quarto tempo d’ingresso in finale dopo Paltrinieri, Christiansen e Wojdak.
Bene 4x50 mista “medley” italiana – ovvero con uomini e donne equamente divisi nella stessa squadra – che si qualifica con il secondo miglior tempo per la finale del pomeriggio dove potrà difendere il bronzo conquistato a Herning 2013. Gli azzurri si accodano – per ora – soltanto alla Russia (1’39’’62 contro l’1’39’’83 degli italiani). Regolari le prestazioni del quartetto italiano, impegnato nella batteria proprio con la Russia: Niccolò Bonacchi apre in 24’’ netti e guadagna la seconda piazza, Fabio Scozzoli mantiene la posizione nuotando in 26’’39, ma è con una positiva Silvia Di Pietro a farfalla (25’’33) che gli azzurri rimettono la mano davanti. Erika Ferraioli chiude con 24’’11, seconda all’arrivo anticipata dalla giovane russa Nasretdinova di 21 centesimi.
Fresco dell’esaltante terzo posto nei 200 metri di ieri, il 19enne Simone Sabbioni cercherà senz’altro gloria anche nei 100 dorso, distanza sicuramente preferita dalla sorpresa fin qui più grande della spedizione azzurra a Netanya. Il romagnolo della Swim ProSS9 e dell’Esercito non ha difficoltà nel superare le batterie con il quarto crono complessivo: 51’’35. Davanti a lui si piazzano il campione dei 200 Kawecki (50’’52), il primatista del mondo Donets (Russia) e l’idolo di casa Guy Barnea. Avanza in semifinale anche Niccolò Bonacchi, 15esimo in 51’’81. Niente da fare per gli altri due azzurri: il giovane esordiente Lorenzo Mora si non sfigura nuotando in 52’’23 (best di 51’’89), ma non va oltre il 19esimo posto. Male Luca Mencarini, autore di un 54’’52 che lo fa sprofondare al 43° posto.
Doppia qualificazione italiana nei 50 farfalla femminili. Vanno avanti Silvia Di Pietro ed Elena Gemo, che rivedremo all’opera nel pomeriggio di semifinali. Bene soprattutto la Di Pietro, che con 25’’64 ottiene il terzo crono d’ingresso alle spalle delle probabili duellanti per il titolo, Jeanette Ottesen (25’’23) e Sarah Sjostrom (25’’40). 13esima e qualificata anche la Gemo, che tocca la piastra dopo 26’’38. A sorpresa va subito fuori dai giochi Ilaria Bianchi, seconda miglior performer italiana di sempre sulla distanza, oggi molto lenta (27’’02) nella distanza su due vasche. Sarà soltanto 24esima nel ranking finale.
Naufraga a sorpresa Federico Turrini, la punta maschile della Nazionale azzurra nei misti. Il toscano che vinse il bronzo nel 2010 e nel 2013, non potrà difendere il podio nei suoi 400 misti. La sua batteria è disastrosa e si chiude in 4’16’’52, tempo lontano anni luce dalle sue reali potenzialità, come testimonia il suo primato personale in carriera di 4’02’’60 datato 2013. Turrini si piazza soltanto 21°, lontano oltre 7 secondi dalla qualifica in finale. Guida il britannico Roberto Pavoni (4’05’’94), davanti allo slovacco Richard Nagy e al campione in carica David Verraszto.
Misti amari anche al femminile. Sui 100 metri, distanza esclusività della vasca da 25 metri, nessuna delle due azzurre riesce a superare lo scoglio delle batterie. Ilaria Bianchi (1’01’’33) e Ilaria Cusinato (1’01’’38) sono rispettivamente 19esima e 20esima nella graduatoria conclusiva. Entrambe avrebbero dovuto abbattere la barriera dell’1’01’’ (come già fatto in questa stagione) per sperare nella qualificazione in semifinale fissata dall’1’01’’05 della francese Lara Grangeon. Intanto, però, Katinka Hosszu aveva dimostrato ancora una volta la sua condizione eccelsa trovando il miglior tempo d’ingresso in semifinale e soprattutto anche il record della manifestazione in 57’’52, strappandolo a Ruta Meilutyte che nel 2013 nuotò in 57’’68.
Non ci saranno italiani nella finale pomeridiane dei 200 rana maschili. In vasca con il solo Luca Pizzini nelle batterie di qualificazione, il veronese non è andato oltre il tempo di 2’07’’41, che l’ha collocato all’11esimo posto finale. Per accedere all’ultimo turno avrebbe dovuto nuotare con un tempo inferiore al suo personale e al 2’06’’43 stabilito dall’estone Martin Liivamaegi, ultimo qualificato. Guida il ranking il tedesco – campione del mondo sulla distanza ai Mondiali di Kazan in vasca lunga – Marco Koch, autore di un buon 2’03’’74.
Di seguito, il programma, gli orari di gara e gli italiani all’opera nel secondo pomeriggio dedicato a semifinali e finali. Ricordiamo che le gare saranno trasmesse in diretta tv da RaiSport 2.
16:30 - 50 farfalla F semifinali (Di Pietro e Gemo)
16:38 - 200 stile libero M finale (Magnini)
16:45 - 200 rana M finale
16:52 - 100 stile libero F semifinali (Pellegrini e Ferraioli)
17:06 - 400 misti M finale
17:20 - 100 dorso F finale
17:25 - 100 dorso M semifinali (Sabbioni e Bonacchi)
17:39 - 100 misti F semifinali
17:53 - 100 farfalla M finale (Rivolta e Codia)
17:58 - 800 stile libero F finale (Carli e Caramignoli)
18:10 - 50 farfalla F finale
18:19 - 4x50 mista medley finale (Italia)