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Nuoto | LEN 

Glasgow, Giovedì 9 Agosto 2018 – 34i Campionati Europei (50m)/Settima Giornata

EUROPEI/7: l’Italia chiude con altre 5 medaglie, 3 ori e 2 bronzi. Miracoli d’oro di Piero Codia (100 F), Margherita Panziera (200 D) e Simona Quadarella (400 SL); miracoli di bronzo di Andrea Vergani (50 SL) e Arianna Castiglioni (50 R)

Per Codia e Panziera record italiani e dei campionati. La scatenata Quadarella vince anche nei 400 stile libero per un favoloso tris d’oro. Bronzo incredibile di Andrea Vergani nei 50 stile libero e bronzo anche per l’ottima Arianna Castiglioni nei 50 rana. Quarto posto per la staffetta mista femminile. Per l’Italia 5 medaglie nell’ultima giornata e medagliere record con 22 medaglie agli Europei.

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LEN European Aquatics Championships 2018

Una scorpacciata di medaglie da indigestione per l’Italia nella settima e ultima giornata di finali dei 34i Campionati Europei di nuoto, al “Tollcross International Swimming Centre” di Glasgow. Forse la migliore giornata nella storia del nuoto e dello sport italiano, con 5 medaglie di cui ben 3 d’oro - con Piero Codia nei 100 farfalla, Margherita Panziera nei 200 dorso e Simona Quadarella nei 400m stile libero -, e 2 di bronzo, con Andrea Vergani nei 50 stile libero e Arianna Castiglioni nei 50 rana.

Cominciamo da quella vinta da Piero Codia (in copertina) nella quarta finale, i 100m farfalla maschili. Il triestino, 29 anni il prossimo 22 ottobre, era entrato in finale con l’8° tempo, e dall’ottava corsia stupisce, incanta e sorprende tutti, dominando la gara dall’inizio alla fine. Da non credere, e quasi non crediamo ai nostri occhi se non ce l’avessimo proprio sotto, a meno di 10 metri dalla nostra postazione. E’ primo ai 50 metri in 23.42. Temiamo un fuoco di paglia, ma non è così. Codia prosegue nel suo volo solitario e chiude in 54.64, nuovo record italiano e dei campionati. Il precedente record dei campionati apparteneva a Laszlo Cseh con 50.86. Il quasi 33enne magiaro, che da anni definiamo evergreen, oggi è anche lui fra gli sconfitti, ultimo in 51.84, forse al suo canto del cigno, nonostante abbia gareggiato in corsia 4. Sul podio con Codia il francese Mehdy Metella, con 51.24, e il britannico James Guy, con 51.42.

Nella finale successiva, i 200m dorso femminili, secondo oro di giornata per l’Italia, anche questo non scontato. Vero che Margherita Panziera (sotto), avendo realizzato il miglior tempo delle semifinali, nuotava in quarta corsia e, dunque, il podio le era ampiamente pronosticato; ma da lì a prevederne la vittoria ci passava. Invece la nuotatrice veneta ha nuotato con estrema sicurezza e grande fiducia nelle proprie possibilità, pure lei in testa dall’inizio alla fine: prima ai 50metri con 30.08, prima ai 100 con 1:01.93, prima ai 150, con un vantaggio incrementato sulle rivali, in 1:34.08, e prima al tocco finale con 2:06.18, un crono straordinario con cui migliora il proprio primato italiano di quasi un secondo, 98 centesimi. Ma il suo crono migliora anche lo storico record dei campionati realizzato dalla leggendaria magiara Krisztina Egerszegy nel 1991, ed è anche il secondo tempo mondiale dell’anno, dopo il 2:05.98 della canadese Kylie Masse, nonché il decimo tempo mondiale all-time, alla pari con l’americana Elizabeth Beisel, che l’aveva nuotato nel 2012.

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Hat trick d’oro, cioè terza medaglia d’oro, nel mezzofondo femminile per Simona Quadarella (sotto). La non ancora ventenne nuotatrice romana (compirà 20 anni il 18 dicembre), aggiunge la corona dei 400m stile libero a quelle indossate nei giorni precedenti negli 800 e 1500 metri. Lo fa con autorevolezza e sfrontatezza, sicura dei propri mezzi e del proprio irresistibile finish. Per sette vasche controlla le avversarie – la giovane magiara Ajna Ksesely e la tedesca Sarah Koehler -, e la situazione, nuotando praticamente in linea con loro; poi nell’ultima vasca, si scatena e va a vincere in 4:03.35, tempo che migliora di oltre 2 secondi il suo personale (era di 4:05.68), e che è di soli 2 secondi e 15 centesimi superiore solo al record dei campionati che appartiene a Federica Pellegrini dal 2008 con 4:01.53. Il passaggio dello scettro è ufficialmente avvenuto. La giovane e talentuosa ungherese è seconda in 4:03.57, record europeo juniores. Nel finale la Koehler scivola indietro di un paio di posizioni ed è quinta in 4:07.68. Per la medaglia di bronzo la spunta la britannica Holly Hibbott in 4:05.01. Al quarto posto la russa Anna Egorova con 4:06.03.

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Nella finale dei 50m stile libero compie il miracolo Andrea Vergani (foto sotto, sul podio a destra). Il piccolo – 178 centimetri di statura a fronte di avversari da 2 metri – e all’apparenza smilzo milanese sembra fuori contesto quando sale sul blocco di partenza, ma in acqua non ha timori reverenziali. Lotta come Davide contro Golia, mulina furiosamente le braccia, batte le gambe a più non posso, e non ce n’è per nessuno, o quasi. Tocca in 21.68, un crono che lo colloca sul podio per ricevere la medaglia di bronzo. Lo precedono il britannico Benjamin Proud, medaglia d’oro con 21.34, e il greco Kristian Gkolomeev, argento in 21.44. Fra Gkolomeev e Vergani c’è una differenza cronometrica di 24 centesimi, a fronte di una differenza di statura di 25 centimetri – il greco è alto 203 centimetri -: vorrà pure dire qualcosa? Il successo di Proud non era in discussione, visto che il nuotatore londinese detiene il miglior crono dell’anno con 21.11, anche terzo tempo mondiale all-time.

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Il secondo bronzo della giornata lo acciuffa nei 50m rana, con pieno merito e altrettanta consapevolezza, Arianna Castiglioni (foto sotto, sul podio a destra). La  21enne nuotatrice bustese (compirà gli anni a giorni, il 15 agosto), allieva di Gianni Leoni, bissa il bronzo vinto nei 100 metri toccando in 30.34; per 4 centesimi esclude dal podio niente meno che la lituana Ruta Meilutyte (primatista europea con 29.48, dai Mondiali di Barcellona 2013), quarta con 30.46. Vince la solita Yuliya Efimova, con 29.81; per la 26enne russa è la terza medaglia d’oro individuale, l’en plein in rana. Argento alla 19enne britannica Imogen Clark che nel concitato finale riesce a precedere la Castiglioni di 7 centesimi toccando in 30.34.

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Il programma dell’ultima sessione si era aperto con la finale dei 50m farfalla femminili, l’unica senza l’Italia sul podio. Scontata la vittoria della strapotente Sarah Sjostrom, che compirà 25 anni fra pochi giorni, il 17 agosto. La svedese esce dal tuffo in ritardo rispetto alla francese Melanie Henique e all’olandese Ranomi Kromowidjojo ma il resto della vasca e basta e avanza per consentirle di recuperare lo svantaggio iniziale e di vincere con un ampio margine, in 25.16. La Henique e la Kromowidjojo, nonostante la partenza rapida, finiscono rispettivamente quinta e sesta, con 25.84 e 25.88. Salgono sul podio la danese Emily Beckmann, medaglia d’argento con 25.72, primato personale uguagliato, e la belga Kimberly Buys, 29 anni, che con 25.74 si prende la medaglia di bronzo. Quarta la tedesca Aliena Schmidtke, con 25.77.

In contro tendenza l’ultima gara dell’Italia, la staffetta 4x100m mista femminile.  Nuotano bene le prime tre frazioniste: Carlotta Zofkova è quinta in 59.86 (ancora una volta sotto il minuto); Arianna Castiglioni recupera tre posizioni e cede il cambio ad Elena Di Liddo, con l’Italia seconda; la farfallista pugliese mantiene la seconda posizione e passa il testimone a Federica Pellegrini. Il podio sembra certo. Invece accade l’impensabile: Federica viene risucchiata non soltanto dalla potente e superveloce danese Pernille Blume ma anche dalla britannica Freya Anderson. Per l’Italia sfuma la 23esima medaglia, per la Pellegrini sfuma l’ultima occasione per vincerne una, e lascia Glasgow a bocca asciutta, per la prima volta in quindici anni senza una medaglia in una competizione importante. La delusione è grande, non solo per lei.

La finale maschile della 4x100 mista, precedente a quella femminile, vede sul podio, nell’ordine, Gran Bretagna, Russia e Germania che si aggiudicano le medaglie con questi rispettivi tempi: 3:30.44, record dei campionati, 3:32.08 e 3:33.52. L’anchor man del quartetto britannico è l’idolo di casa, Duncan Scott, cui spetta l’onere, ma soprattutto l’onore, dell’ultima frazione: il suo tocco finale è salutato con fragore dal pubblico che gremisce le tribune. Questa gara fornisce ad Adam Peaty (primo a sinistra nella foto sotto) cui spetta gran parte del merito della vittoria grazie alla sua irresistibile frazione di rana, di vincere la sua quarta medaglia d’oro e di chiudere la manifestazione come Mvp (most valuable player), cioè l’uomo dei campionati.

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Pure fra le donne questo titolo potrebbe andare a una ranista, la russa Yuliya Efimova, vincitrice di 3 ori individuali – en plein in rana – e dell’oro con la staffetta mista. Invece va, giustamente, alla svedese Sarah Sjostrom (foto sotto), che ha messo al collo 4 medaglie d’oro individuali, 50 e 100 stile libero e 50 e 100 farfalla.

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La Russia esce da questi Campionati Europei con il miglior risultato della sua storia, prima nel Medagliere per Nazioni, davanti alla Gran Bretagna e all’Italia, e prima anche il Trofeo dei Campionati (Classifica per Nazioni): qui l’Italia è seconda, ma prima nel settore femminile, e la Gran Bretagna terza. L’Italia (nella foto sotto lo squadrone azzurro con il presidente Paolo Barelli al centro) vince complessivamente 22 medaglie – 6 d’oro, 5 d’argento, 11 di bronzo -, il bottino più ricco di sempre.

LEN European Aquatics Championships 2018

 

Medagliere (Prime 10 posizioni su 21)

1. Russia 10 - 10 - 6 = 26

2. Gran Bretagna 9 - 7 - 8 = 24

3. Italia 6 - 5 - 11 = 22

4. Ungheria  4 - 3 - 2 = 9

5. Francia 4 - 1 - 2 = 7

6. Svezia 4 - 0 - 0 = 4

7. Ucraina 3 - 1 - 0 = 4

8. Germania 2 - 2 - 4 = 8

9. Svizzera 1 - 0 - 1 = 2

10. Olanda 0 - 4 - 1 = 5

 

Trofeo dei Campionati

Prime 10 posizioni (1a col. Uomini – 2a col. Donne – 3a col. Mixed – 4a col. Totale)

1 Russia           568 (43)          509 (37)          106 (3)   1183

2 Italia            524 (35)         518 (36)          96 (3)     1138

3 G.Bretagna    539 (40)           572 (39)          74 (2)     1125

4 Germania      370 (25)          303 (19)          100 (3)     773

5 Ungheria        291 (22)          290 (20)          60 (2)       641

6 Olanda           241 (20)          278 (21)          96 (3)       615

7 Francia           211 (19)          290 (18)          40 (1)       541

8 Svezia             161 (14)          204 (15)          46 (2)       411

9 Danimarca       52 (5)              347 (28)                         399

10Polonia           218 (18)          115 (10)          54 (2)       387

 

I Podi della Settima Giornata

50 farfalla F

1. Sarah Sjostrom (SWE) 25"16

2. Emilie Beckmann (DEN) 25"72

3. Kimberly Buys (BEL) 25"74

50 stile libero M

1. Benjamin Proud (GBR) 21"34

2. Kristian Gkolomeev (GRE) 21"44

3. Andrea Vergani (ITA) 21"68

50 rana F

1. Yuliya Efimova (RUS) 29"81

2. Imogen Clark (GBR) 30"34

3. Arianna Castiglioni (ITA) 30"41

100 farfalla M

1. Piero Codia (ITA) 50"64 RI e RC

(RI prec. 51"09, suo, dal 28 luglio 2017, a Budapest; prec. record dei campionati 50"86 di Laszlo Cseh, dal 21 maggio 2016, a Londra)

2. Mehdy Metella (FRA) 51"24

3. James Guy (GBR) 52"42

200 dorso F

1. Margherita Panziera (ITA) 2'06"16 RI e RC

(prec. 2'07"16, suo, dall’1 luglio 2018 a Roma; prec. record dei campionati 2'06"62 di Krisztina Egerszegi, dal 22 agosto 1991, ad Atene)

2. Daria Ustinova (RUS) 2'07"12

3. Katalina Burian (HUN) 2'07"43

 400 misti M

1. David Verraszto (HUN) 4'10"65

2. Max Litchfield (GBR) 4'11"00

3. Joan Luis Pons Ramon (ESP) 4'14"26

 400 stile libero F

1. Simona Quadarella (ITA) 4'03"35

2. Ajna Kesely (HUN) REJ (prec., suo, con 4'05"61 del 29 2018, a Debrecen)

3. Holly Hibbot (GBR) 4'05"01

Staffetta 4x100 mista M

1. Gran Bretagna 3'30"44 RC (prec. Francia, con 3'31"32, del 15 agosto 2010, a Budapest)

2. Russia 3'32"03

3. Germania 3'33"52

4x100 mista F

1. Russia 3'54"22 RC (prec. Danimarca, con 3'55"62, del 24 agosto 2014, a Berlino)

2. Danimarca 3'56"69

3. Gran Bretagna 3'56"91

4. Italia 3'57"00 (Carlotta Zofkova 59"86, Arianna Castiglioni 1'08"05, Elena Di Liddo 57"34, Federica Pellegrini 53"30)

 

Foto Giorgio Scala - Andrea Masini - Andrea Staccioli/ Deepbluemedia.eu/Insidefoto.com

 

 

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