Tecnica del Nuoto.
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Le priorità del governo mondiale degli sport acquatici, la FINA, sono enunciate in un nuovo rapporto sullo "stato intermedio" dei progressi compiuti nell'ambito del piano strategico 2018-21. Le richieste, che vengono identificate come "iniziative strategiche chiave" per il prossimo quadriennio olimpico, riguardano l’inclusione nel programma olimpico di Parigi 2024 di: 6 gare di nuoto, 3 maschili e 3 femminili, sui 50 metri delle nuotate artistiche (dorso, rana e farfalla); gli eventi dei tuffi dalle grandi altezze (High Diving, da 27 metri gli uomini, da 20 le donne); l’aumento del numero di giocatori utilizzabili dalle squadre di pallanuoto e lo stesso numero di squadre per il torneo maschile e quello femminile (uguaglianza di genere); l’aumento del numero di partecipanti nelle gare di nuoto in acque aperte (maratona di 10 chilometri, maschile e femminile), da 25 a 30 per ciascun genere.
Il numero complessivo di eventi olimpici era di 306 a Rio e sarà di 339 a Tokyo. Un'ulteriore espansione a Parigi sembra improbabile, soprattutto ora che la pandemia di coronavirus ha messo in crisi lo sport.
Parigi 2024 dovrà confermare gli eventi e le quote degli atleti entro la scadenza di dicembre, secondo i principi chiave stabiliti dal Consiglio Direttivo del Comitato Olimpico Internazionale che includono la riduzione della quota complessiva degli atleti a 10.500, contro gli oltre 11.000 che hanno partecipato a Rio e che sono attesi a Tokyo.
Si tenga presente che nel programma di Tokyo 2020 è stata inclusa, come nuovo evento, anche la staffetta 4x100 mista mixed che ha contribuito a innalzare il numero di eventi acquatici ai Giochi a 49, così ripartiti: 37 nel nuoto, 8 nei tuffi e 2 ciascuno nel nuoto artistico e nella pallanuoto.
Le altre federazioni con eventi più numerosi sono l’atletica con 48 eventi, il ciclismo con 22, la ginnastica e la lotta con 18.
La logica che ispira la corsa inflazionistica all’aumento di eventi olimpici è di puro business: più gare e più medaglie significano più copertura televisiva, più diritti pagati dalle emittenti, più sponsor e anche più contributi da parte del CIO.