Tecnica del Nuoto.
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Si è riunita oggi la Giunta Nazionale del CONI. Il massimo organismo dello sport italiano si è ritrovato, per la prima volta nella sua storia, nella sede del Comitato Italiano Paralimpico a Roma. E la 1033esima riunione, ha visto l’osservazione di un minuto di raccoglimento in onore alle vittime dell’incidente in Argentina che ha colpito lo sport francese. All’ordine del giorno anche l’infinito contenzioso tra CONI e FIN in corso da oltre un anno.
La vicenda, pochi giorni fa, aveva infatti vissuto di un altro sviluppo. Venerdì il numero uno della Federnuoto Paolo Barelli aveva presentato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio per chiedere l'annullamento della sentenza emanata nel dicembre scorso dal Collegio di Garanzia che cancellava in ultima istanza la squalifica – in primo grado era stato condannato a 16 mesi di inibizione - di Malagò. Secondo i legali della FIN, infatti, le regole prevedono che il collegio debba essere composto da cinque persone, mentre nel caso della sentenza-Malagò erano tre.
Al riguardo, il presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò, si è così espresso dopo la discussione di stamane: "Oggi abbiamo trattato il ricorso della Federnuoto al Tar – ha detto all’Ansa - già notificato al CONI e al Collegio di Garanzia, contro la sentenza del Collegio sul terzo grado della famosa vicenda FIN-Malagò per le mie dichiarazioni fatte in Giunta un anno fa. C’è stato un ampio dibattito su questa materia, chi ha parlato ha detto che è un precedente antipatico ed estremamente pericoloso. Io ho parlato soltanto 20 secondi, ma tutti hanno espresso la loro opinione di forte dissenso per questo ricorso, perché mai era successo che una federazione si rivolgesse alla giustizia amministrativa dello Stato contro un provvedimento della giustizia sportiva. Il ricorso è integrato con una richiesta di risarcimento danni da parte della federazione, non quantificata. La stragrande maggioranza ha chiesto il ritiro del ricorso”.