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24 Gennaio 2024 – La CAS accoglie il ricorso di Barelli e da torto a WA (già FINA)

Paolo Barelli vince alla CAS contro la World Aquatics

Il suo commento: "Proseguo a pieno titolo il mandato di presidente della FIN".

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PAOLO BARELLI

Paolo Barelli vince alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) di Losanna contro la Federazione mondiale di nuoto (World Aquatics) e continua, con pieno titolo e diritto, a presiedere la Federazione Italiana Nuoto. La CAS ha accolto il ricorso presentato da Paolo Barelli avverso la squalifica inflitta dal Panel Etico della World Aquatics (già FINA) per presunte irregolarità amministrative riferite a quando rivestiva il ruolo di Segretario della FINA stessa e delle quali è risultato completamente estraneo.

La CAS ha definito ogni attività decisa e autorizzata dalla federazione mondiale stessa totalmente legittima.
Le motivazioni addotte danno completamente ragione a Paolo Barelli e ne evidenziano il comportamento pienamente corretto e la sua posizione del tutto estranea alle accuse addebitate.
“Finalmente la decisione del CAS cancella tutte le accuse e i sospetti che, innescati in Italia e all'estero, hanno cercato di offuscare la mia immagine di dirigente sportivo e uomo politico” sottolinea Paolo Barelli. “Ho sempre avuto fiducia nell'esito finale della giustizia, sportiva e no. Ho sempre conosciuto la strumentalità di ogni accusa che adduceva fatti non veritieri. Sono orgoglioso di poter dire che la Federazione Italiana Nuoto, fortemente condizionata da queste vicende, è stata in grado di portare avanti i programmi che avevamo pianificato verso le Olimpiadi di Parigi 2024 e di continuare nella meravigliosa scia di successi che hanno onorato, grazie agli atleti, ai tecnici ed alle società, l'intero movimento sportivo italiano. Adesso i Giochi di Parigi si avvicinano e potremo tuffarci di nuovo nella competizione senza ulteriori sprechi di energie necessari a difendermi da accuse infondate e infamanti. Non tralascerò comunque di perseguire coloro che hanno attentato alla mia persona e alla federazione che mi onoro di presiedere".
Come è noto sia la giustizia penale sia quella sportiva hanno già archiviato tutte le accuse mosse nei confronti del presidente Paolo Barelli con dispositivi pienamente assolutori e condivisi perfino dalla procura del CONI, in evidente contrasto con quelle denunce dell'ente pubblico che hanno prodotto dal 2014 una serie di speculazioni e strumentalizzazioni con evidenti conseguenze sull'attività sportiva e politica, nazionale e internazionale, del dirigente Barelli.
Anche la CAS si è già espresso su ulteriori addebiti formulati dal Panel Etico della Federazione mondiale nei confronti di Barelli, legittimandone la prosecuzione del mandato, e parte di essi sono al vaglio del Tribunale Federale Svizzero che dovrà esaminare se le sanzioni della Federazione mondiale stessa costituiscono un abuso di diritto.

La Federazione mondiale, World Aquatics, che aveva immotivatamente sospeso Paolo Barelli dalla carica di presidente della FIN, nonostante la chiara deliberazione della CAS, ha prontamente pubblicato sul proprio sito un comunicato volto a far sapere a tutti che la sospensione di Barelli resta valida e che chi si rapporta con lui come presidente della FIN può essere deferito all'Unità indipendente per l'integrità acquatica ed essere passibile di ulteriori sanzioni. Incredibile!

Questo il comunicato pubblicato ieri sul sito di WA: “World Aquatics prende atto con preoccupazione e rammarico delle notizie dei media e anche delle affermazioni pubblicate dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN) secondo cui Paolo Barelli riprenderà la presidenza della FIN. A seguito di una decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) del 15 settembre 2023, il signor Barelli rimane sospeso da tutte le attività acquatiche che si svolgono sotto gli auspici di World Aquatics o dei suoi membri fino al 14 settembre 2024, nonostante le più recenti decisioni del CAS . Si ricorda ai membri della comunità acquatica che qualsiasi violazione della sospensione del Sig. Barelli può comportare un deferimento all'Unità indipendente per l'integrità acquatica e possibili ulteriori sanzioni”.

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