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Budapest, Domenica 23 luglio 2017 – 17i Campionati del Mondo FINA/9a Giornata – Nuoto/1a Giornata – Batterie

MONDIALI NUOTO/1/B: Un tris d’assi subito protagonista

Sarah Sjostrom, Katie Ledecky e Adam Peaty ipotecano subito rispettivamente i titoli dei 100m farfalla, 400m stile libero e 100m rana. Nei 400m sl maschili emerge con il miglior tempo l’austriaco Felix Aubock. Gabriele Detti va in finale con il 7° tempo; Nicolò Martinenghi passa alle semifinali dei 100 rana con il 5° tempo. Accedono alle semifinali anche Ilaria Bianchi, nei 100m farfalla, con il 9° tempo, e Piero Codia nei 50m farfalla con l’11° tempo. Eliminata la staffetta 4x100 stile libero

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XVII FINA World Championships Aquatics Budapest

Nella sesta e ultima batteria dei 400m stile libero uomini, seconda gara in programma, va in scena Gabriele Detti. Il livornese, bronzo olimpico, nuota in quinta corsia, nella morsa dei due australiani, Mack Horton alla 4 e David McKeon alla 5. Alla 3, sornione, c’è il coreano  Tae-hwan Park. Ai 300 metri i quattro virano quasi simultaneamente, così anche ai 350, con McKeon una testa avanti.

E’ proprio lui a toccare per primo alla fine, in 3:45.56, 1 centesimo prima di Park, 3:45.57, e 4 centesimi prima di Horton, 3:45.60; Detti è 4° in 3:45.72. I primi quattro racchiusi in 16 centesimi. Per Gabriele è il 7° tempo del ranking. Nella batteria precedente, infatti, il sorprendente austriaco Felix Aubock aveva realizzato il miglior tempo, con 3:44.19, davanti al cinese Yang Sun, 3:44.55 - che nuota con passo controllato, in attesa di scalpitare nella finale -, e al britannico James Guy, 3:45.64.

La finale sarà molto aperta. Podio possibile per i primi sette. Detti, seppur settimo, ha chance notevoli se saprà nuotare al meglio, come ha dimostrato di sapere fare alle Olimpiadi di Rio, e in altre occasioni.

A Rio davanti a Detti ci sono Horton, vincitore in 3:41.55, e  Sun, argento in 3:41.68 (ma oro a Londra 2012 con il record del mondo). Peraltro, ai Mondiali, l’estroso cinese, ha già vinto il titolo due volte, nel 2013 e nel 2015, ora punta al tris.

Il programma di nuoto dei Mondiali era iniziato con i 100m farfalla femminili e l’esplosiva svedese Sarah Sjostrom l’ha fatta subito da padrona vincendo la sua batteria con il miglior tempo del ranking, un notevole 55.96 (974 punti della Tabella FINA), a meno di mezzo secondo dal proprio record del mondo di 55.48 che le valse la medaglia d‘oro olimpica a Rio. Sorprende il 7° tempo della coreana Sehyeon An che nell’ultima batteria tocca per seconda, dietro alla Sjostrom, in 57.83. Si mettono in luce anche l’americana Kelsi Worrell, 56.44, l’australiana Emma McKeon, 56.81, e la sedicenne giapponese Rikako Ikee, 57.45.

Bene Ilaria Bianchi, pure lei sotto i 58 secondi: il suo 57.98 vale il 9° posto del ranking delle batterie e l’accesso alle semifinali.

Prevedibile anche l’esito delle batterie dei 200m misti femminili, dominati da un’altra grande dama del nuoto mondiale, Katinka Hosszu. La Lady di Ferro magiara nuota in 2:07.49 (964 punti) , e ipoteca la medaglia d’oro.

Nella terza batteria dei 400m stile libero femminili si prende la scena l’americana, Lea Smith, che vince alla grande con un tempo di qualità, 4:02.00.

Subito dopo, nella quarta e ultima batteria, il palcoscenico è tutto di Katie Ledecky (in copertina), la miglior nuotatrice del mondo. Come d’abitudine, nuota in solitario, con un passo di gara quasi da uomo. Vince in 3:59.06, un tempo sub 4 minuti che solo lei è in grado di fare: è il migliore dell’anno e migliora di 7 centesimi il proprio record dei campionati, da lei realizzato a Kazan 2015, con 3:59.13. La seconda della sua batteria, l’australiana Ariarne Titmus, si migliora e tocca in 4:04.26, ma è distante oltre 10 metri.

Nei 100m rana maschili – anche questa una gara che ha già un vincitore predestinato, l’inglese Adam Peaty, of course - c’è molta attesa per l’esordio di Nicolò Martinenghi nel mondiale dei grandi.

Intanto, in sesta batteria, ottava corsia, si rivede Daniel Gyurta, l’asso ungherese tornato alle gare dopo avere superato la delusione di Rio : è ottavo nella sua batteria e 28° nel ranking finale; cercherà di rifarsi nei 200, la sua specialità.In questa batteria i più veloci sono l’americano Kevin Cordes (59.15), lo scozzese Ross Murdoch (59.51), il russo Zanko (59.569, e il cinese Zibei Yan (59.61): quest’ultimo, in aprile aveva nuotato la distanza in 58.92, unico a scendere sotto i 59 secondi, oltre a Peaty.

Ed ecco Martinenghi, in terza corsia della settima batteria. Intanto registriamo che il Mondiale perde subito un protagonista perché la quarta corsia resta vuota mentre avrebbe dovuto essere occupata dal sudafricano Cameron van der Burgh, argento a Kazan 2015 e a Rio 2016.  

L’Azzurro è primo ai 50 metri, in 27.64, ed è primo anche alla fine: vince con autorevolezza in 59.33, davanti al giapponese  Koseki 59.76, al lituano Giedrus Titenis 59.79, e al canadese Funk 59.89.

Martinenghi nuota a un decimo dal proprio record italiano, nonché mondiale juniores. Peaty regna in solitudine nel suo pianeta: è nettamente il più veloce, con 58.21. Quasi un secondo dopo gli altri: l’americano Cody Miller (59.14) , (59.24), il russo Kyrill Prigoda (59.36).

Fabio Scozzoli è 18° in 1:00.08.

Nei 50m farfalla Piero Codia è 11° in 23.50, a 29 centesimi dal suo record italiano. Il miglior crono è dell'ucraino Andrii Govorov, 22.92.

In chiusura della prima sessione le due staffette 4x100m stile libero.

Così la prima batteria femminile: Stati Uniti 3:33.35, Olanda 3:34.26, Svezia 3:35.50.

Nella seconda c’è l’Italia, in terza corsia. In prima frazione Silvia Di Pietro è quinta in 54.80. Da il cambio a Erika Ferraioli che tocca a 1:49.71 ed è quarta; l’esordiente Giorgia Biondani ritorna quinta, 2:45.18 all’ultimo cambio; quinta resta Federica Pellegrini, nonostante una furiosa seconda vasca: Fede tocca in 3:39.08 e per l’Italia è soltanto un malinconico 10° posto.

Il Brasile, con Bruno Fratus, vince la prima batteria in 3:12.34, pochi centesimi meglio dell’Australia, anchored da Ian Cartwright, 3:12.42.

Nella seconda batteria c’è l’Italia. Luca Dotto in prima frazione è 5° in 49.05; il padovano da il cambio al giovane compagno di squadra Ivano Vendrame che nuota una frazione veloce, 47.85, recupera e tocca per primo a metà gara con un passaggio di 1:36.90; tocca ad Alessandro Miressi, altro giovane esordiente, che sorprendentemente riesce a mantenere la prima posizione con un veloce 47.94; da il cambio a Filippo Magnini, a 2:24.84; il capitano azzurro può tuffarsi per primo, ce la mette tutta e tocca per secondo in 3:13.26 (48.42 la sua frazione). Gli Stati Uniti sono primi in 3:12.90. L’ Italia è in finale con il 4° tempo, dopo anche Brasile e Australia. Podio possibile ma difficile questa sera per gli Azzurri.

 

Foto di Giorgio Perottino/Deepbluemedia/Insidefoto

 

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